“Il giorno dopo l’arrivo dei carabinieri in Comune, nel luglio del 2016, ho provveduto personalmente all’immediata sospensione dell’impiegato”. Cosi’ il sindaco di Brusciano , Giuseppe Romano, commenta con l’Ansa, l’operazione dei carabinieri che oggi ha portato agli arresti domiciliari anche un dipendente dell’Ufficio Stato Civile coinvolto in un’inchiesta su false cittadinanze concesse a centinaia di cittadini brasiliani, tra cui figurano anche calciatori professionisti. Romano ha voluto sottolineare che alla rimozione dell’impiegato e’ seguita anche quella di tutti gli altri lavoratori di quell’ufficio. “Ho rimosso il responsabile e tutti gli altri impiegati, assegnandoli ad altre mansioni”. “Contestualmente da quel giorno – dice ancora il primo cittadino – ho anche avviato un’indagine interna analizzando tutte le pratiche sottoposte all’ufficio anagrafe nel periodo in cui la persona arrestata vi ha lavorato”. “Oggi, con le notizie del coinvolgimento di alcuni giocatori professionisti che hanno ottenuto illecitamente la cittadinanza, – conclude Romano – ho capito e compreso la cautela e la blindatura delle notizie adottata fin dal 2016 dagli investigatori”.Â
