C’e’ l’ammissione di un dirigente di una squadra di calcio a cinque di Ferrara, il ‘Kaos Futsal’, che ha dichiarato di aver versato 3.700 euro a Luis Sonda e somme tra gli 85 e i 150 euro per ogni pratica per ottenere i passaporti italiani per almeno cinque giocatori brasiliani. “Soldi che venivano versati per procurare illegalmente l’ingresso e la permanenza nel territorio italiano o comunque nella Unione Europea “, scrive il gip del Tribunale di Nola che ha emesso la misura cautelare ai domiciliari per Sonda, titolare di una agenzia di pratiche, e Michele Di Maio, ufficiale dell’Anagrafe a Brusciano. Si tratta di documenti che attestavano lo ‘iure sanguinis’ il riconoscimento per uno straniero della cittadinanza italiana quando e’ il figlio di padre o madre italiani o con avi italiani, anche se emigrato all’estero, e bisogna stabilmente risiedere sul territorio italiano da almeno due anni. Le forze dell’ordine che hanno indagato hanno accertato, interrogando i proprietari delle abitazioni dove risultavano essere residenti i brasiliani diventati cittadini italiani, che quasi nessuno era stato per due anni in Italia. L’indagine parte nel maggio del 2016, quando un dirigente della questura di Terni addetto alla divisione di polizia amministrativa e sociale, segnalava alcune anomalie rilevate nell’ambito di alcune pratiche per il rilascio del passaporto italiano a 6 cittadini di nazionalita’ brasiliana, che risultavano avere ottenuto la cittadinanza italiana ‘iure sanguinis’ a seguito di presentazione di un’istanza presso il Comune di Brusciano, dove risultavano anagraficamente residenti. L’analisi delle 400 pratiche sospette mostra che in 191 casi mancano indicazioni cruciali sui moduli o documentazione fondamentale come certificati di matrimonio. Addirittura, molte persone risultano residenti nell’abitazione di Di Maio.