Gli inglesi scommettono su Baia, la “piccola Atlantide sommersa”

Gli inglesi scommettono su Baia, uno dei siti archeologici sommersi piu’ stupefacenti del mondo. Grazie all’uso della computer grafica e del 3D, si ricostruira’ l’antica citta’ del golfo di Napoli proprio come era 2mila anni fa. L’idea e’ venuta al film director Stuart Elliot, pluripremiato regista inglese di documentari e cortometraggi, che ha scritto e diretto “Baia, la Pompei sommersa”, il documentario che sara’ presentato domani al Castello aragonese di Baia, a Bacoli , alla presenza del governatore campano, Vincenzo De Luca. Il cortometraggio e’ sostenuto con un finanziamento dalla Regione Campania, dal ministero dei Beni e delle attivita’ Culturali e del Turismo e patrocinato da HD History Channel, Film Commission regione Campania, B&B Film e Lion Television. La piccola Atlantide romana e’ uno dei siti archeologici piu’ suggestivi del mondo: un resort esclusivo per le famiglie patrizie piu’ ricche, un luogo dove i potenti si rilassavano spendendo una fortuna per soddisfare i loro eccessi ma anche una citta’ dove si sono decise alcune delle congiure piu’ famose della storia. E’ a Baia che si trova la villa dei Pisoni, oggi visitabile, che ospito’ il gruppo, capeggiato da Gaio Pisone, che avrebbe ordito un complotto contro l’imperatore Nerone. Scoperta la congiura, l’imperatore ordino’ una delle vendette piu’ truci della storia sterminando, ad uno ad uno, tutti i suoi oppositori. La villa, rasa al suolo, fu fatta ricostruire da Adriano in forme ancora piu’ grandiose e con soluzioni compositive nuove.

La citta’ prediletta dalle elite’ romane fini’ per meta’ sotto le onde lasciando nel mare gran parte delle sue meraviglie. Le rovine affondate sono quelle di una citta’ grande 3 volte Pompei con chilometri di strade, pavimenti in marmo pregiato e splendidi mosaici. Per la sua grandezza e suggestivita’, Baia e’ stata oggetto dell’attenzione dei media di tutto il mondo. A gennaio, gli inglesi della BBC hanno dedicato a Baia una parte della trasmissione ‘Italy’s Invisible Cities’, realizzando immagini esclusive con operatori video subacquei. Prima ancora, il Driver Magazine, una delle riviste di subacquea piu’ prestigiosa del mondo, dedico’ l’intera copertina alla piccola Atlantide napoletana. E delle ricchezze di Baia, probabilmente si tornera’ a parlare ancora in tutto il mondo dopo il documentario di Stuart Elliot e dopo la presentazione di due straordinari mosaici scoperti dal gruppo GarSub che saranno presentati alla stampa il 28 aprile, in occasione del Maggio dei Monumenti.


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