“E’ un fatto di una gravita’ inaudita quello che e’ accaduto oggi, dove un vicepresidente della Camera appartenente ad un Movimento che ha fatto della lotta alla corruzione il proprio mantra, si faccia sostenere sui social dal figlio del boss Augusto La Torre, pluriomicida, appoggiandolo perfino in campagna elettorale, e’ inaccettabile”. Cosi’ Benedetto Zoccola, vice-sindaco di Mondragone, comune del Casertano dove oggi Luigi Di Maio ha partecipato ad un’iniziativa politica ricevendo poi su Facebook il sostegno di Francesco Tiberio La Torre, figlio del boss Augusto, tuttora detenuto ma che potrebbe uscire nei prossimi mesi. Zoccola vive da tempo sotto scorta dopo aver denunciato gli estorsori della camorra. “Sono personalmente indignato – prosegue – e come cittadino che ha scelto la strada della legalita’, anche a rischio della propria vita, sono convinto che i partiti debbano operare una grossa pulizia, se vogliono apporre al bavero la stella della legalita’. Come diceva il giudice Paolo Borsellino, ‘non soltanto essere onesti, ma apparire onesti facendo pulizia al loro interno di tutti coloro che sono raggiunti comunque da episodi e fatti inquietanti…'”. “Spero ed esorto il vicepresidente di Maio, a prendere le dovute distanze da queste persone”, conclude il vice sindaco di Mondragone.