“Russo mi disse che avrebbe preso una mitraglietta e l’avrebbe scaricata sulla macchina di Anna perché non si sarebbe dovuta permettere”. E’ questa una delle accuse più pesanti che il pentito del clan Abete -Abbinante di Secondigliano, Nunzio Montesano detto “sciarallo” fa nei confronti del ras del parco verde di Caivano, Mario Russo a sua volta legato al clan Ciccarelli egemone nella città confinante con il Casertano. Le accuse di Montesano insieme agli altri riscontri dei carabinieri hanno portato all’arresto del ras Mario Russo, del fratello minore Emilio di 27 anni e di Terenzio Natale Lettieri, 38enne di Caivano con origini casertane. Il primo e quest’ultimo so- no accusati del duplice ferimento di Amalia Sepe e Giuseppe Telese del 19 settembre scorso mentre tutti e tre rispondono dell’agguato a Nunzio Montesano, esecutore materiale del primo fatto di sangue, per il quale è tuttora ancora detenuto. Tre tentato omicidi dietro una complicata storia di dicerie popolari che non trovano conferma e che avevano portato il ras Mario Russo a volere la morte di Anna, colei che disonorava il boss Ciccarelli mettendo in giro voci poco gradite sulla moglie. Ma Montesano, come riporta il Roma, sarebbe riuscito a calmare le ira di Russo facendogli cambiare bersaglio, colpendo un componente maschio della famiglia: ovvero Giuseppe Telese. Ma il pomeriggio del 19 settembre scorso qualcosa andò storto perché Montesano incontrò sulla sua strada Amalia Sepe, mamma di Telese che con il nipote in braccio evitò la morte di sicura del figlio rimanendo ferita con lo stesso. E per questo che Montesano, avendo mancato la sua missione di morte, aveva a sua volte avuto la condanna a morte. Ma anche l’agguato nei suoi confronti andò a vuoto perché avendo riconosciuto i sicari, ovvero i suoi amici riuscì ad evitare le pallottole. Il pentimento, il racconto e gli arresti di ieri mattina è storia recente. Emilio e Mario Russo difesi dall’avvocato Rocco Maria Spina, durante l’interrogatori di garanzia si sono detti completamente estranei alla vicenda.