I servizi segreti sono un chiodo fisso. Ma non sono l’unico per Italo Bocchino e Alfredo Romeo, serve mettere mano anche all’editoria. Puntando non tanto a quella classica, bensi’ all’informazione primaria, agenzie, giornali on-line, siti. Allo scopo viene convocata una riunione riservata, Bocchino e Romeo vi coinvolgono anche Quagliariello. Nella loro informativa, gli uomini dei carabinieri e della guardia di finanza cosi’ ne riassumono i contenuti: il Romeo informa che un suo contatto all’interno dei servizi, sottolinea la sensibilita’ del “Giglio magico” verso il mondo dell’informazione. Parla di dieci selezionatissimi imprenditori che tramite gli uomini piu’ vicini al premier hanno accesso diretto agli affari piu’ lucrosi. In dote, pero’, occorre portare anche mezzi di comunicazione e se i giornali “storici” non sono piu’ un problema e cosi’ anche le televisioni, c’e’ una partita che rimane aperta, quella delle agenzie che operano nel settore dell’informazione primaria e quella dei giornali on-line. E’ li’ che bisogna investire. Romeo intende seguire il consiglio: “devono investire e possono essere aiutati – si legge nel riassunto degli inquirenti – da BELPIETRO: “perche’ ha le conoscenze giuste ed una serie, di informatori importanti, tra cui Gianluigi NUZZI” che BELPIETRO gli ha anche presentato. BOCCHINO, come riporta Il Velino, dice che giorni addietro BELPIETRO ha fatto un articolo pesantissimo sull’appalto della scuola CONSIP dove in sommi capi critica RENZI e ROMEO fa riferimento a qualcosa che deve saltare, nominando CONSIP e dice inoltre di non aver letto l’articolo e che e’ l’unico che non e’ inserito in quella roba. BOCCHINO dice che per questo lui gli ha detto tutto e che ora vedranno la formula, soggiungendo di averne parlato con MAURIZIO BELPIETRO”. Sul piano operativo la linea da seguire e’ presto scelta: “QUAGLIARIELLO dice di aver preparato una societa’ di scopo quindi MAGNACARTA entra come socio unico nella societa’ di scopo, che: “ha come unico scopo quella della partecipazione alla (inc) agenzia, quindi non risulta nemmeno MAGNACARTA ma questa societa’…” e ROMEO chiede se e’ MAGNACARTA a controllare questa societa’ e QUAGLIARIELLO risponde: “completamente!.” ROMEO Alfredo nutre perplessita’: “fiscalmente pero’ incontri il problema cosi’..” ma QUAGLIARIELLO lo tranquillizza essendo MAGNACARTA una Fondazione: “mah sono molto relativi perche’ tutto sommato” ? “si’ e’ una fondazione! pero’ per quale motivo, ehmmm cioe’ sss chi e’ che va a fare la visura, trova la societa’ di scopo , stop! poi devo anda’ a vede’, per quale motivoo…”; ROMEO non ricorda se ha fatto fare o meno il bonifico: “no (ndr inc) non mi pare che ho fatto piu’ il bonifico a MAGNACARTA”. E BOCCHINO gli ricorda di avergli mandato l’appunto: “si si io t’ho mandatoooo appunto perche’ tu a MAGNACARTA, sta insieme con la ERG, con MEDIASET, stai tra gli imprenditori che la finanziano”, anche se, aggiunge BOCCHINO: “non si sa per che cosa l’hai finanziato… se (ndr voci sovrapposte)”. A questo punto BOCCHINO dice: “se no qualcuno ti diceva, ti poteva dire dice: ma allora la verita’, la cosa di CONSIP l’ha fatta fare ROMEO… vai a capi’!eee cioe’ invece tu, e’ meglio (ndr inc, voci sovrapposte)”, il cui contesto a causa dell’accavallarsi delle voci dei presenti non e’ chiaro. A risolvere gli altri aspetti operativi per lo sbarco di Romeo nel settore dell’informazione primaria, viene chiamato un quarto personaggio. Gli investigatori lo identificano in Francesco Rusciglio. Anche i dialoghi con questi vengono intercettati e registrati: “Dopo poco esce dalla stanza QUAGLIARIELLO e vi accede Francesco RUSCIGLIO che racconta la sua vicenda processuale e la detenzione trascorsa nelle carceri di Milano, Roma e Napoli, i tre poi parlano di creare una fondazione e di come investire una determinata cifra di soldi (nella costruzione del cinema e di una pizzeria), per poi parlare delle modalita’ per creare la Fondazione e per averne tutti i benefici; ROMEO ripartisce anche le cariche in seno ad essa e riferisce a Francesco RUSCIGNO che dovra’ occuparsi della nascita della Fondazione e che poi sara’ il tesoriere/commercialista, il presidente sara’ il figlio DIEGO mentre il nipote Nicola CASTALDO (ingegnere) fara’ il segretario generale”.Â