Chiara, la Tempesta perfetta. Nel film c’era una frase che risaltava su tutte: “Questo è il momento della verità: è qui che si distinguono gli uomini dai buffoni”. E nella vita ? C’è chi ha fatto di una Tempesta la possibilità di guardare avanti con l’arcobaleno. Chiara Cazzato è partita dalla sua Presicce. La vita ad un certo punto gli ha imposto di inventarsi editora, il suo momento della verità, da donna determinata al massimo s’è distinta da buffoni e increduli. “ Tempesta Editore ha un’origine speciale. Mia figlia doveva chiamarsi Tempesta. Solo che il dottore si sbagliò e nacque Spartaco – dice Chiara – ma Tempesta è diventata casa editrice. Sei anni di battaglie, crescendo e caratterizzandosi, cercando di fare emergere le verità storiche, pubblicando quello che gli altri editori non vogliono pubblicare. Puntiamo da sempre sulla saggistica, una scelta precisa, così come precise sono le scelte dell’indipendenza e dell’auto-distribuzione, dello spazio alla diversità e all’inclusione”. Di questo e altro ha parlato al Caffè Letterario Libramente di Nocera Inferiore, soffermandosi con Clorinda Attianese e altri ospiti sul catalogo e sulle esperienze di vita vissuta, sull’essere donna-atea e dei relativi ostacoli di superare. Tra un bicchiere all’altro di primitivo, son trascorse ore come fossero minuti. Romeo Vernazza. Roberto Renzetti, Mariano De Simone, Luana Valle, il napoletanissimo Alessandro Ghebreigziabiher, Paolo Vanacore, Sergio Maria Teutonico, Roberto Anzellotti, Silvia Mobili e tanti altri nomi compongono il catalogo dell’anima e del cuore: definirlo alternativo sarebbe limitante, è semplicemente catalogo di scrittura militante nell’esercito Tempesta, con Chiara sempre al comando.