Milan: il futuro è adesso

“Ora costruiamo il futuro. Passo dopo passo torneremo sul tetto del mondo”. Li Yonghong apre la nuova era del Milan promettendo il ritorno ai livelli gloriosi garantiti fino a qualche anno fa da Silvio Berlusconi. Le ambizioni del nuovo proprietario rossonero saranno subito testate dalle prime mosse, dai rinnovi di contratto dei vari Donnarumma, Suso e Montella. Intanto, con una nota, l’investitore cinese ha voluto ringraziare Berlusconi e Fininvest “per la fiducia e i tifosi per la pazienza”, prima del brindisi a cena ad Arcore, Barbara Berlusconi, Adriano Galliani e i due manager di Fininvest che si sono occupati del dossier, l’ad Danilo Pellegrino, e il responsabile business development, Alessandro Franzosi. L’intricata trattativa si e’ conclusa, dopo 8 mesi e due rinvii per mancanza di fondi, attorno alle 14: arrivato il pagamento dell’ultima tranche, Pellegrino, davanti al notaio Ridella ha siglato il documento per la cessione del 99,93% delle azioni del club a Rossoneri Sport Investment Lux, la societa’ veicolo lussemburghese di Li. A quel punto, dopo quattro ore, si e’ finalmente sciolta la tensione all’interno dello studio legale Gianni, Origoni, Grippo, Cappelli & Partners, dove il braccio destro di Li, David Han Li, e il futuro ad rossonero, Marco Fassone, sono rimasti dalle 10 fino alle 17 per il closing e le altre formalita’ collaterali. “Gli acquirenti hanno confermato l’impegno a compiere importanti interventi di ricapitalizzazione e rafforzamento patrimoniale e finanziario” del club, e’ stato ribadito nella nota congiunta con le cifre dell’affare: valutazione complessiva di 740 milioni di euro, inclusi 220 di debiti, e 90 milioni di euro di rimborso a Fininvest per le spese nel periodo di interregno. In tutto Berlusconi ha investito oltre un miliardo. “Lascio oggi, dopo piu’ di trent’anni, la titolarita’ e la carica di Presidente del Milan. Lo faccio con dolore e commozione, ma con la consapevolezza che il calcio moderno, per competere ai massimi livelli europei e mondiali, necessita di investimenti e risorse che una singola famiglia non e’ piu’ in grado di sostenere”, ha dichiarato l’ex premier, assicurando che rimarra’ “sempre il primo tifoso del Milan” e precisando che lascera’ “ogni carica operativa e rappresentativa”. Non accettera’ la presidenza onoraria. Berlusconi ha ringraziato i tifosi e rivolto “un abbraccio collettivo a tutti coloro che, con ruoli dirigenziali, tecnici, amministrativi e sanitari hanno fatto del Milan non solo una squadra, ma una societa’ modello nel mondo del calcio”. Soprattutto Galliani, “che del nostro Milan e’ stato l’infaticabile costruttore e motore”. Visibilmente emozionato, il manager brianzolo ha partecipato per un’ora al vertice per la cessione del club, prima della sua ultima assemblea di Lega in veste di ad rossonero. Poco dopo le 14, quando ha preso la parola per annunciare il closing (“Quello di sabato sara’ il primo derby cinese”), Galliani ha ricevuto dagli altri dirigenti una standing ovation. Per ora si occupera’ del settore immobiliare di Fininvest ma chissa’ che un giorno non possa essere utile al nuovo Milan, dove avra’ un ruolo non indifferente Paolo Scaroni, il personaggio piu’ prestigioso nel cda nominato domani con il gradimento di Elliott, il fondo Usa da cui Li ha ricevuto il prestito ponte da 303 milioni (il broker Blue Skye ha partecipato con una minima percentuale). “Ai nuovi responsabili – ha concluso Berlusconi – rivolgo l’augurio piu’ cordiale e sentito di realizzare traguardi ancora piu’ straordinari di quelli ottenuti da noi”.


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