Si era allontanato dal suo posto di lavoro per l’intero turno di servizio, ma ad attendere il “furbetto del cartellino” c’erano gli agenti di polizia che lo hanno arrestato. Per Vincenzo Mea, 54enne napoletano usciere dell’Università degli Studi di Napoli “Parthenope”, il reato è di truffa aggravata ai danni dello Stato.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’uomo, usciere dell’ateneo di via Acton, dopo aver marcato il badge marcatempo, alle 8.14 del mattino è salito in sella alla sua moto allontanandosi arbitrariamente dal turno di lavoro. Mea non sapeva però che ci fossero le forze dell’ordine a monitorare i suoi spostamenti. Sulle tracce del “fubetto del cartellino” c’erano infatti gli agenti in servizio che cercavano di incrociarlo per le strade della città grazie a un sistema di indagine della Polizia di Stato di rilevamento delle targhe. È così che i poliziotti hanno potuto verificare in tempo reale dove fosse diretto. Al- le 15.30, ovvero sette ore dopo l’inizio del turno di lavoro, il 54enne è rientrato all’Università. Pensando di passare inosservato, l’uomo è entrato da un ingresso laterale, poi ha raggiunto l’orologio marcatempo per vidimare la fine del proprio turno di servizio, ma ad attenderlo c’erano gli agenti e l’ispettore della sezione infor- mativa del Commissariato San Ferdinando. Arrestato: per lui il reato è di truffa aggravata ai danni dello Stato. Gli è stato sequestrato anche lo scooter, senza assicurazione. Era stato bloccato già due volte e riaffidato allo stesso. Ma Mea continuava ad utilizzarlo.