Napoli, gara truccata per la manutenzione della Tangenziale.I NOMI DEGLI ARRESTATI

Una misura cautelare in carcere e’ stata notificata in un istituto di pena ad Antonio Piccolo, titolare di fatto della Cogepi, gia’ arrestato nel 2015 e considerato dagli investigatori legato al gruppo Zagaria dei Casalesi. La societa’ era stata costituita nel 2013, per gli inquirenti intestandola fittiziamente ai figli di Piccolo, destinatari ora di un provvedimento restrittivo con il beneficio dei domiciliari, cosi’ come i domiciliari sono stati riconosciuti a due funzionari della Tangenziale di Napoli che hanno truccato l’appalto. Proprio sul versante dell’accertamento patrimoniale e sui legami con la camorra si e’ concentrata l’attenzione degli uomini del Ros, guidati dal tenente colonnello Gianluca Piasentin, mentre il Noe, guidato dal colonnello Ferdinando Maisto, ha indagato sulla turbata liberta’ di incanti.

Ai domiciliari sono finiti due funzionari della Societa’ Tangenziale di Napoli Spa, Francesco Caprio (tecnico di gestione dei contratti) e Paola Ciccarino (addetta alla segreteria dell’unita’ affari societari e legali della societa’) che avrebbero agito fraudolentemente nella formazione degli atti di gara al fine di favorire l’impresa edile CO.GE.PI. srl dei fratelli Piccolo, ritenuti vicini al clan Zagaria; l’azienda si aggiudico’ i lavori appaltati nel 2015. L’unica misura in carcere ha riguardato l’imprenditore ritenuto titolare di fatto della Cogepi, Antonio Piccolo, gia’ detenuto dopo essere stato arrestato due anni fa nell’ambito dell’inchiesta della Dda di Napoli sui lavori di metanizzazione eseguiti in Campania dalla Cpl Concordia; in particolare Piccolo, come riferito anche dal collaboratore di giustizia Antonio Iovine, ex capoclan dei Casalesi, si aggiudico’ i lavori nel comune di Casapesenna. Ai domiciliari sono poi finiti i figli poco piu’ che ventenni dell’imprenditore, Michele e Iolanda Piccolo, che rispondono di intestazione fittizia di beni risultando come i formali proprietari della Cogepi. Quest’ultima, e’ emerso, fu creata nel luglio 2013 e assorbi’ la Coigas srl di Antonio Piccolo e la Agm Costruzioni Spa di Giovanni Piccolo, fratello di Antonio, deceduto nel settembre 2015. Il Ros ha sottoposto a sequestro preventivo quote sociali della Cogepi per un valore di 700mila euro.


Articolo precedenteCamorra a Marano, l’imprenditore Di Guida: “Diedi 15mila euro agli Orlando per la campagna elettorale di Domenico D’Ambra”
Articolo successivoNapoli, tentano rapina a 20enne con coltelli a serramanico: 2 arresti