A Milano, il Napoli, in novantun anni ha vinto solo 8 volte su 77 gare ufficiali disputate, tre negli ultimi cinquant’anni.
Neppure Maradona riuscì a vincere a Milano, l’ultimo colpo da tre punti risale ad ottobre 2011 quando il Napoli di Mazzarri riuscì ad imporsi sui neroazzurri per 3 a 0.
Quella di domani è una partita cruciale, il secondo posto passa proprio da lì. È l’occasione per provare a colmare il distacco di quattro punti rispetto alla Roma. I giallorossi domani rischiano molto nel derby con la Lazio, la stessa squadra che li ha fatti uscire dalla Tim Cup.
Negli ultimi cinque anni il Napoli si è sempre classificato davanti a Inter e Milan. Accadrà anche il 28 maggio perché ci sono 13 punti in più sui rossoneri e 15 sui nerazzurri. Rispetto agli avversari di domani, anche nella stagione 2011-2012 c’è stato un distacco di 3 punti in graduatoria. In questi anni è stato il Napoli a crescere. E’ l’unico club italiano che parteciperà nella stagione 2017-2018 alle coppe europee per l’ottava volta consecutiva. Tutto questo è frutto di un percorso nato con Mazzarri che ha fatto compiere il primo salto in avanti, Benitez ha dato più appeal agli azzurri spegnendosi però nella seconda stagione e infine Sarri. C’è da risolvere il gap rispetto alla Juventus ma in questo caso incidono aspetti tecnici e societari.
È un percorso di crescita, quello che stanno facendo gli azzurri, che riguarda non soltanto la squadra ma anche la società , che deve dotarsi di strutture – stadio e centro sportivo di proprietà – e sviluppare il marketing affinché gli introiti, da reinvestire sul mercato, non siano rappresentati esclusivamente da diritti televisivi e cessioni di campioni.