Narcos&Camorra: trovato a Pompei il tesoro e l’arsenale dei fratelli stabiesi. LE FOTO

Non solo narcotrafficanti ma anche armieri per conto dei clan locali. La squadra mobile di Napoli ha infatti trovato anche sette bombe a mano in un deposito di Pompei di proprietà dei fratelli Raffaele e Giuseppe Maurelli nativi di Castellammare di Stabia ma residenti da anni in lussuose ville a Scafati arrestati nei giorni scorsi per traffico internazionale di droga dal Sudamerica.

L’operazione è stata condotta dalla Squadra Mobile di Napoli, supportata da personale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, del Servizio centrale Operativo, con la collaborazione di personale dell’Unidad de Drogas Y Crimen Organizado di Madrid (Spagna), nell’ambito di un’articolata indagine coordinata dai Magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misura cautelare personale, emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, nei confronti di tre incensurati, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di detenzione, acquisto, trasporto ed importazione di ingenti quantitativi di cocaina dal Sud-America alla Campania, attraverso il canale spagnolo.

Nella segnalata operazione, i fratelli Maurelli, Raffaele e Giuseppe, nonché Del Sole Paolo nativo di Torre del Greco ma residente anch’egli a Scafati e titolare di una rivendita di auto, già ritenuti al vertice della catena di finanziamento ed importazione dell’enorme quantitativo di stupefacente sequestrato ad Aguilas (Spagna) nell’estate del 2014, per un peso di circa 700 Kg per il tramite di imbarcazioni appositamente predisposte, hanno inoltre visto passato al setaccio, fin nelle ultime ore, tutto il patrimonio nella loro disponibilità.

Nelle fasi esecutive delle perquisizioni a carico dei predetti imprenditori colpiti dalle ordinanze, sono quindi stati rinvenuti e sequestrati, oltre alle ingenti proprietà di cui al decreto di sequestro preventivo notificato in sede di esecuzione delle suddette ordinanze cautelari, già stimabile in un valore di circa dieci milioni di euro, due casseforti-caveau contenenti ingentissimi valori – tra preziosi, gioielli, lingotti, oltre sessanta orologi tra Rolex, Adam Piguet e Patek Philippe (per un valore stimato di circa un milione di euro) e valuta liquida per oltre duecentomila euro.

In particolare, inoltre, in uno scantinato di uno degli appartamenti nella disponibilità di Maurelli Raffaele, a Pompei, è stata rinvenuta e sequestrata una scatola contenente sette bombe a mano da guerra di produzione cd. “ex Jugoslavia” – tutte complete di accenditore – e dei giubbotti antischegge, oltre ad una macchina per impacchettare denaro sottovuoto. La rimozione in sicurezza degli ordigni ha richiesto l’intervento del corpo speciale degli artificieri, che hanno altresì proceduto alla relativa distruzione.

Le indagini avrebbero appurato contatti con esponenti della criminalità organizzata operante nell’area stabiese e torrese. Oltre a cosche di Castellammare come i clan di camorra dei Cesarano e degli Omobono-Scarpa, risulterebero coinvolti negli affari anche i clan Gionta, Gallo-Cavaliere e Matrone.

 

 


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