Nuovo ordigno rudimentale fatto scoppiare nel carcere di Fuorni dai detenuti

Un altro rudimentale ordigno è stato fatto esplodere all’interno del carcere di Fuorni a Salerno nella notte tra sabato e domenica scorsi. La notizia resa nota dalle sigle sindacali di da Osapp, Uil Papp, Uspp, Cgil Fp e Cnpp che stamane parteciperanno a un sit in di protesta davanti ai cancelli della casa circondariale salernitana per protestare contro la carenza d’organico e le precarie condizioni di lavoro. La bomba rudimentale fatta scoppiare l’altra notte era molto più potente allo scoppio sempre di una bomboletta avvenuto due settimane fa nel corso del quale rimase stordito un agente penitenziario. Questa volta la bomboletta era dotata anche di una miccia e avvolta all’interno di un sacchetto di plastica. Lo scoppio è avvenuto all’interno del reparto dei detenuti comuni. La direzione del carcere ha aperto un’inchiesta per risalire ai responsabili. la situazione a Fuorni sta diventando preoccupante. Non a caso i sindacati che oggi parteciperanno al sit in fanno sapere: “Mancano più di 60 poliziotti penitenziari e, inoltre, bisogna procedere ad una rideterminazione dei posti di servizio, con la rivisitazione dei carichi di lavoro, in vista dell’apertura ex novo di ulteriori 3 quadri. I lavoratori sono sottoposti ad estenuanti condizioni di lavoro, che provocano negli agenti segni di accertato disagio psicologico, poiché temono per la loro incolumità personale. Il personale in servizio è totalmente abbandonato a se stesso, e si trova a dover affrontare, quasi sempre in solitudine, la gestione dei detenuti. Personale, tra l’altro a cui viene negato anche una dignitosa giornata festiva”.

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