Omicidio Materazzo, si cerca chi sta pagando la latitanza di Luca

Omicidio dell’ingegnere Vittorio Materazzo, ora anche la Guardia di Finanza di Napoli è sulle tracce di chi sta pagando e  coprendo la latitanza di Luca Materazzo, ormai uccel di bosco da quattro mesi. Il 36enne rampollo della famiglia del noto costruttore Lucio è latitante dal 7 dicembre scorso e su lui pende un’ordinanza di custodia cautelare perché accusato di essere l’assassino del fratello Vittorio. La Procura di Napoli ha deciso di fare terra bruciata attorno a Luca e per questo che ha deciso di delegare accertamenti ad hoc anche ai finanzieri del nucleo di polizia tributaria guidati dal colonnello Giovanni Salerno. Si vuole capire chi sta pagando la latitanza del fuggitivo. Attraverso quali canali economici e quali conti correnti si stanno utilizzando per far arrivare soldi al ricercato. Una delega è stata data anche per il comando provinciale dei carabinieri che affiancheranno i colleghi della squadra mobile di Napoli. La Procura ha messo in campo tutte le forze per avere una risposta in tempi rapidi e far sentite il fiato sul collo e soprattutto per far commettere il classico errore a chi fino ad oggi è riuscito a coprire la latitanza di Luca. il 36enne  è accusato di aver ucciso con oltre 30 coltellate la sera del 28 novembre scorso il fratello Vittorio in via Maria Cristina di Savoia che lo accusa di aver ucciso il padre Lucio anni prima e chiedeva alla Procura di Napoli di riesumare il cadavere dell’anziano genitore. Cosa che è stata fatta qualche mese fa. Dagli esami autoptici non sono emersi segni di violenza fisica. E quindi anche se Luca resta indagato anche per quell’omicidio, si tenderebbe ad escludere un suo coinvolgimento diretto almeno per la morte del padre.

 


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