Pastificio distrutto dall’alluvione: i giudici concedono il concordato al Rummo di Benevento

Benevento. Il tribunale di Benevento, presidente Ennio Ricci e giudice delegato Luigi Galasso, ha ammesso il Pastificio Rummo alla procedura di concordato preventivo in continuità. Rummo spa è una storica azienda familiare italiana produttrice di pasta di semola di grano duro fondata nel 1846 a Benevento da Antonio Rummo e oggi posizionata nella fascia piu’ alta del mercato, tanto in Italia che all’estero. L’azienda ha chiuso l’anno 2016 con un fatturato complessivo di oltre 64 milioni di euro, di cui circa il 40% generato sui mercati esteri. Il 15 ottobre 2015, una alluvione dovuta a un maltempo persistente in Campania, con piogge abbondanti e lo straripamento di fiumi tra cui il Calore, ha creato danni notevoli nel Sannio, distruggendo macchinari e produzione nell’azienda come in altre realtà dell’agrolimentare beneventano. Dopo la tragedia del 2015, lo storico pastificio beneficiò di una campagna on line di solidarietà e di acquisto per gli ingenti danni subiti. 

Il tribunale all’interno del decreto che evita il fallimento ha infatti precisato che il Pastificio Rummo “ha subito danni di entità assai rilevante generati dall’alluvione e tale evento viene prospettato come il fattore che ha determinato la crisi, attraverso le sue molteplici negative implicazioni”. “Di pari passo con l’ammissione alla procedura di concordato preventivo – spiega Cosimo Rummo, presidente del cda di Rummo spa – prosegue anche la trattativa con le banche. E’ ancora sul tavolo l’ipotesi di un accordo di ristrutturazione con rimborso in 10 anni. Il sostegno del ceto bancario ci consentirebbe di eseguire, sin da subito, gli investimenti previsti al termine del Piano garantendo, al tempo stesso, ai creditori una maggiore soddisfazione, in virtù del prolungamento dell’arco temporale disponibile per i pagamenti”. Il piano di concordato prevede, a fronte di un’esposizione debitoria di circa 97 milioni di euro, il rimborso in 5 anni, garantendo ai creditori una percentuale ben al di sopra della media, pari al 47% circa, con possibilità di arrivare oltre il 60% attraverso l’utilizzo dello strumento dei patti paraconcordatari. Il piano industriale prevede una crescita del fatturato da 66,3 milioni di euro, attesi per il 2017, ad 80 milioni nel 2020, investendo principalmente sul brand ‘Lenta Lavorazione’, prodotto di alta qualità. Il tribunale, ha fissato per il 10 luglio 2017. Per l’intera durata del concordato non sono previsti nuovi investimenti, poichè sono stati già sostenuti in buona parte in seguito all’alluvione. Ultimato il piano, si prevedono, invece, investimenti per circa 20 milioni di euro per l’implementazione degli impianti e per la messa in sicurezza dello stabilimento.


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