Scafati. Provette e reagenti scaduti, pavimenti e muri sporchi, suppellettili rotte, carenze strutturali: scatta il sequestro amministrativo del laboratorio di analisi dell’ospedale Mauro Scarlato di Scafati. Blitz degli uomini del Nas, martedì scorso, nel laboratorio dell’ospedale scafatese dove è stata trovata una situazione di degrado strutturale e organizzativa spaventosa. Gli uomini, coordinati dal maggiore Vincenzo Ferrara, hanno ispezionato i locali del laboratorio dove vengono effettuate le analisi cliniche ed hanno, con l’ausilio della dottoressa Lamberti dell’ufficio igiene pubblica dell’Asl di Nocera, fatto una serie di rilievi amministrativi inviati al Presidente della Regione, Vincenzo De Luca e al direttore generale dell’Asl Antonio Giordano. I carabinieri hanno intimato al direttore sanitario dell’ospedale di Scafati, Rocco Mario Calabrese e al direttore del laboratorio analisi di adempiere alle prescrizioni. Entro 40 giorni l’Asl si dovrà attivare per eliminare le carenze strutturali, pavimenti sporchi e rotti, pulizia dei locali e messa in sicurezza degli impianti. Mentre dovranno essere censiti e smaltiti i prodotti privi di validità . Nel laboratorio, infatti, erano presenti reagenti chimici, tamponi e provette scaduti, alcuni addirittura nel 2009, altri nel 2014, altri con scadenze più recenti. Circa 200 le confezioni di reagenti non utilizzabili, mentre erano 180 circa le provette utilizzate per raccogliere il sangue anch’esse non più valide, oltre a tamponi e ad altro materiale utilizzato per le analisi.
Naturalmente, una situazione davvero incredibile che potrebbe riverberarsi sul corretto funzionamento del laboratorio e sulle analisi effettuate per la salute degli utenti.
Secondo quanto rilevato dai carabinieri del Nas, il laboratorio della struttura pubblica manca dei requisiti previsti dalla direttiva regionale per ottenere l’autorizzazione sanitaria e dunque hanno inviato una dettagliata relazione alla Regione Campania affinchè prenda provvedimenti amministrativi.
Il laboratorio resta, comunque, aperto in attesa che vengano rispettate le prescrizioni fatte dalla responsabile dell’ufficio di igiene pubblica.
Una situazione che ha creato non poco imbarazzo anche all’interno della Asl di Salerno ed ha spinto il direttore generale Giordano a convocare i responsabili della struttura ospedaliera di Scafati per verificare eventuali responsabilità interne.
Le condizioni del laboratorio avrebbero potuto – secondo gli inquirenti – avere conseguenze sulla salute dei cittadini e dunque il Nas ha deciso di intervenire per evitare conseguenze più gravi.
Rosaria Federico