La Commissione europea investe quasi 50 milioni di euro del Fondo europeo di sviluppo regionale nel proseguimento dei lavori di conservazione e restauro di Pompei, “sito simbolo dell’archeologia italiana”. Con una previsione: dopo il completamento dei lavori di restauro cofinanziati dalla politica di coesione dell’Ue l’antica citta’ romana di Pompei, classificata come patrimonio mondiale dell’Unesco, accogliera’ quasi 200 000 turisti in piu’ ogni anno. “A Pompei restauriamo e preserviamo le opere d’arte del passato, ma in realta’ – ha dichiarato la Commissaria per la Politica regionale Corina Cretu, in visita al sito archeologico lo scorso febbraio – lo facciamo per il nostro futuro, perche’ i nostri nipoti possano godere di questo sito unico al mondo, parte della storia e dell’identita’ culturale che abbiamo in comune. In piu’, cosi’ facendo diamo il nostro contributo allo sviluppo economico della Campania, promuovendo il turismo e l’imprenditorialita'”. Il pacchetto di investimenti di 50 milioni di euro finanzia sia il consolidamento delle strutture e degli antichi edifici del sito archeologico per ripristinarne il carattere urbano, sia la realizzazione di un sistema di canalizzazione e drenaggio delle acque e di altre opere di restauro e miglioramento, nonche’ la formazione del personale. L’Unione europea ha iniziato a sostenere opere di restauro a Pompei nel periodo finanziario 2000-2006, e ha adottato il “grande progetto Pompei”, finanziandolo complessivamente con 105 milioni di euro, nel periodo 2007-2013. La decisione odierna consentira’ che il progetto venga completato con i fondi del periodo 2014-2020. I lavori di scavo del sito archeologico di Pompei, appartenente al patrimonio Unesco, proseguono con varia intensita’ dal 1748. L’esposizione e tecniche di scavo inadeguate con il passare del tempo hanno deteriorato il sito. Questo progetto ha lo scopo di arrestare e invertire il processo di deterioramento, riunendo nel contempo i vari settori in una singola area scavata. Con il sostegno dei fondi Ue, nel 2016 il sito e’ stato anche reso accessibile alle sedie a rotelle.