Gli agenti di Polizia di Stato del commissariato del Pompei  hanno eseguito un’ordinanza, emessa dal gip di Torre Annunziata, che dispone la sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio nei confronti di dipendenti del Comune di Pompei. Contestualmente, la polizia ha notificato l’avviso di conclusione delle indagini a tutti i 27 indagati nell’ambito dlel’inchiesta per truffa aggravata ai danni dello Stato e di falsa attestazione della presenza in servizio mediante modalità fraudolente. Le indagini sono state avviate dal commissariato di Pompei nel mese di aprile 2015 a seguito di denunce relative a episodi di assenza ingiustificata dal lavoro di alcuni dipendenti in servizio al Comune di Pompei. “Il monitoraggio di 2 dei 6 apparecchi marcatempo presenti negli uffici del Comune, servizi di pedinamento e di osservazione – si legge nella nota del procuratore Alessandro Pennasilico – hanno consentito di verificare l’esistenza di una non trascurabile casistica di timbratura irregolare dei badge e di casi di assenza ingiustificata durante l’orario di servizio, se si pensa al numero dei dipendenti pubblici indagati”. In particolare è stato accertato che alcuni dipendenti, dopo aver segnalato la propria presenza in servizio, si allontanavano dalla struttura per tornare dopo qualche ora o talvolta direttamente alla fine della giornata lavorativa, per segnalare l’uscita dal servizio. Alcuni degli indagati, mentre risultavano presenti, erano in realtà “impegnati” in altre attività , come effettuare acquisti in esercizi commerciali della zona, recarsi al bar o presso l’abitazione propria o di parenti, e più in generale dedicarsi a incombenze private. Gli ufficiali del commissariato di Pompei hanno acquisito anche i documenti inerenti la liquidazione dei compensi di natura retributiva in favore degli indagati per le prestazioni omesse con le modalità sopra descritte. La documentazione dimostra il conseguimento indebito da parte degli stessi di compensi di natura economica pur in mancanza di una corrispettiva prestazione lavorativa.
Il giudice per le indagini preliminari ha accolto la richiesta di sospensione dal lavoro per la durata di due mesi per otto dei nove comunali proposti dal pm Andreana Ambrosino. Il 3 aprile, i difensori degli indagati (gli avvocati Elio D’Aquino, Giuseppe Petrosino, Luciano Bonzani, Teresa Amato, Pasquale Striano, Rosalia Minieri)
ECCO I NOMI DEI 27Â INDAGATI:
Aiello Carlo, 61 anni di Scafati
Apicella Maria Grazia, 61 anni di Pompei
Arpino Enrico, 61 anni di Scafati
Barbato Roberto, 62 anni di Pompei
Buondonno Annunziata, 65 anni di Scafati – difesa dall’avvocato Elio D’Aquino
Cuomo Carmela, 65 anni di Pompei
Iannuale Maria, 60 anni di Napoli
Iovene Rita, 66 anni di Pompei
Izzo Giuseppe, 64 anni di Pompei
Lanziere Isabella, 44 anni di Santa Maria la CaritÃ
Lettera Giovanni, 50 anni di Frattamaggiore
Maio Dalila, 28 anni di Pompei
Miranda Carlo, 62 anni di Pompei
Maresca Giuseppe, 66 anni di Pompei
Morrone Filomena, 65 anni di Pompei
Orsini Giuseppina, 62 anni di Pompei
Palmieri Vincenzo, 38 anni di Pompei
Pelosi Gabriele, 62 anni di Pompei
Petrosino Mario, 50 anni di Pompei
Savarese Pasquale, 64 anni di Pompei
Scarico Mario, 59 anni di Pompei
Somma Maria Luisa, 44 anni di Castellammare di Stabia
Tortora Guido, 28 anni di Pompei
Vangone Giuseppe, 64 anni di Nocera Inferiore
Vitiello Rita, 61 anni di Scafati
Vollaro Luigi, 59 anni di Pompei