Napoli. Rapporti ‘pericolosi’, forse millantati, ma non sempre: quelli di Giorgio Poziello, il coordinatore infermieristico Giorgio Poziello, l’unico finito in carcere ieri nell’operazione condotta dalla squadra mobile di Napoli, per tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni di Pietro Coci, l’imprenditore che aveva vinto un appalto con l’ospedale Santobono di Napoli. Rapporti con i clan della camorra e in particolare con i Polverino e con il boss Michele Zagaria dei Casalesi, alcuni testimoniati da intercettazioni telefoniche e ambientali, altri ‘millantati’ dallo stesso Poziello che per avvalorare la sua ‘aurea’ criminale ne parla proprio a Coci.  “Gli episodi narrati dal Poziello al Coci potrebbero ovviamente anche essere il frutto di fantasia o di esagerazioni, è un fatto che comunque vi fossero rapporti di familiarità tra lo stesso e l’ ex Presidente della Regione, Antonio Fantini, come dimostrato dalle conversazioni e messaggi di auguri scambiati con la moglie ed il figlio di Fantini” è questo uno dei passaggi dell’ordinanza del Gip che ricostruisce ‘il personaggio’ Poziello, i suoi legami e le pressioni esercitate per suo conto o per conto di esponenti della criminalità organizzata come i Polverino di Marano. Nella conversazione con Coci, Poziello parla anche dell’ex presidente della Regione Antonio Fantini, esponente della Dc, poi Popolari Udeur, presidente della Regione Campania dal 1983 al 1989, negli anni del post terremoto del 1980 e morto nel 2013. Fantini, commissario straordinario per il terremoto, fu condannato per corruzione nel 2009 per corruzione nell’ambito del processo per la ricostruzione post terremoto.
Poziello parla con Coci di soldi, tanti soldi nascosti nelle ‘mura’ e di buste gonfie di danaro che arrivavano a Palazzo Santa Lucia.Â
Ma in quella conversazione – captate nell’auto di Coci il 16 luglio del 2015, tre giorni dopo che Poziello aveva messo pressione ad Antonio Murolo, cognato e collaboratore dell’imprenditore, per il pagamento della tangente da 300 mila euro – Poziello parla anche di altri rapporti ‘pericolosi’ quelli con esponenti dei clan e in particolare dei Casalesi.
Ecco il testo integrale di parte della conversazione tra Poziello e Coci:
Giorgio (Poziello) “…se tu pensi che quando io portai i soldi ad un magistrato …. portai i soldi ad un magistrato ad Ischia, un miliardo! li tenevo dentro ia borsa, andai io poi mi dissero di lasciare la borsa perchè non era, non era cosa! .. ”lascia la borsa sopra all’aliscafo e vattene” .. ( … ), poi, perfetto! io invece tenevo il marinaio che era un amico mio, gli dissi “mi puoi fare un piacere?” e questo era un amico d’infanzia mi conservò questa cosa, io scesi ad Ischia ( … ), dopo un’ora fui fermato dalla finanza, dai Carabinieri, “perchè state qua?” e ( … ) “niente ho litigato con la fidanzata mia, mm.( … } ma scusate ma qual è il problema? fatemi capire? io non posso venire ad Ischia’!” insomma tira a me tira a te …dopo me andai in albergo e la mattina partii e con questo amico mio mi, mi portò la borsa che era chiusa e tutte cose.
Pietro (Coci): mm
Giorgio: hai capito? io però là sono stato stupido, perchè sono stato stupido’? perchè loro si assicurarono che io ero arrivato sano e salvo, che niente era successo, che non ero stato fermato e della borsa se ne fregarono poco e niente!
Pietro: a si?
Giorgio: si, io invece la fui stronzo a dire comunque tutt’apposto pure la borsa! “e come hai fatto?” perchè stava un marinaio amico mio! hai capito’? se quella borsa oggi me la prendevo io ..
Pietro: vedi se ( … )
Giorgio: perchè, è l’ho perso! mi avete detto di lasciarla e l’ho lasciata! … .loro erano … il presidente teneva i soldi dentro alle mura! ma io lo so perchè …
Pietro: ah proprio, proprio chiusi dentro, occultati proprio!
Giorgio: occultati ! ma io, lo so, ee.. quelli là della casa sua li so e penso che lo saprà pure la moglie e se l’è presi! perchè ha pagato una parcella di cinquecentomilioni ora!
Pietro: mm
Giorgio: quindi! però gli altri stanno ad altre parti ma non so dove! chissà qualcuno che un giorno sfonda un muro e li trova!
Pietro: nun
Giorgio: ma stai parlando di miliardi, miliardi e miliardi!
Pietro: embè e certo, immagino!…immagino! comunque il fatto di essere un uomo serio, un uomo serio è?
Giorgio: quando diceva quello era e quello era! ma tu ti ricordi quelle volte che sei venuto da noi, per queste cose qua’? ( … ),di là a stiamo parlando! quelli quando andavano a Santa Lucia, le buste? centinaia, centinaia e centinaia di buste con soldi gonfi dentro di tutte le maniere! però tu non tocchi mai una lira perchè’? -( … ) è una cosa che non può finire! e invece finisce tutte cose!
Pietro: così è .. ma noi poi Giorgio ee , comunque quelli di Casale sono proprio potenti è? ( … ) sono finiti probabilmente oggi
Giorgio: ci stanno sempre però ..
Pietro: non è più la potenza ..
Giorgio: per esempio io conosco il resto dei fratelli, quelli stanno nel modenese no? non sono più come prima! questo te lo puoi togliere dalla testa! hai capito’! non sono più come prima! però quello che hanno fatto lo sa solamente, lo sanno solo loro e Dio! … io li conosco a tutti quanti tutta la famiglia! tutti i fratelli “Zagaria”, il padre a” don Pasquale”, a tutti quanti! tutti! la sorella! a tutti quanti! li ho avuto ospiti da me una settimana! a Positano! “Francuccio” ( … )
Pietro: chi è, chi è quello che comanda .. chi è che comandava, come si chiama quello?
Giorgio:Â quello che comandava al posto del cognato era Franco, Francesco “Francuccio” lo chiamavano ..
Pietro: opp, oppure Michele  ( … )
Giorgio: Michele Zagaria era il capo in assoluto!
Pietro: mh!
Giorgio: e noi l’abbiamo visto, una quindicina di anni fa quando siamo andati a mangiare vedemmo questa persona che ci salutò da lontano in questa terra, questa terra teneva tutte buche dentro! io pensavo che ci volevano buttare dentro, invece quello era per dire che ia terra nostra è pulita! qua non si mette niente! ma questo l’ho capito dopo dieci anni! hai capito’! la terra con tutte le buche dentro, ma noi che ne sapemmo che … non lo sapeva nemmeno il presidente che questi buttavano duecento milioni di tonnellate di rifiuti tossici lÃ
dentro! loro tenevano le buche per dire che la terra nostra era pulita … e io vidi questo personaggio da lontano…
Pietro: si però, Giorgio, Giò
Giorgio: hanno ucciso a tutti quanti!
Pietro: comunque hanno ucciso a tutti quanti!
Giorgio: ma là il problema sai qual è stato? l’ignoranza!
Pietro: rom!
Giorgio: loro non pensavano che ( … ) che io li butto sotto terra e come dice il … e come diceva il presidente, il presidente sai che diceva? ” ò Giò si deve buttare a mare questa roba! il mare si magia tutte cose!” diceva sempre questo.
Pietro: lui pure lo sapeva che ci stavano ( … )
Giorgio: eee .. non lo voglio dire, lo dico .. purtroppo si! non può essere che non lo sapeva!
Pietro:· lo sapevano solo loro!
Giorgio: pure lòro ( … )
Pietro: eeee ma lo sapevano tutti quanti loro! tutti!
Giorgio: però nessuno sapeva il quantitativo!
Pietro: noo ma nemmeno loro lo immaginavano però
Giorgio: no, ma non non, non hai visto quello che fatto il pentito a Latina e mai potevi immaginare una cosa di questa
Pietro: mm, si!
Giorgio: ee duecentomilioni di sostanze tossiche! ma come, ma tu hai capito di che stiamo parlando? non ho idea, io le ho viste queste terre, però le terre loro avevano delle buche profonde, io non capivo dicevo Presidè questi ci buttano dentro, statti zitto non dire stronzate! quelle erano le buche per dire noi siamo puliti! hai capito? ma ..
Pietro: ma a livello di Sicilia proprio è là ? si è? si
Giorgio: peggio ancora perchè i “casalesi .. i “casalesi” è un mondo a parte! i voti sai dove uscivano? io non lo capivo, l’ho capito con il tempo! io pensavo che Napoli era la ricchezza dei voti
Pietro: no!
Giorgio: il paese, Caserta! Caserta, Caserta era il paese! Caserta, Avellino, Benevento i voti però il paese eee,
era Caserta! miliardi che non hai proprio idea!
Pietro: si è?
Giorgio: eh …
Pietro: proprio i soldi, soldi assai! oh Giorgì
Rosaria Federico
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