Saranno tra i 125 e i 143 i seggi per le primarie del Pd del prossimo 30 aprile a Napoli e nei comuni della provincia. E’ questa la forbice su cui sta lavorando la commissione di garanzia per le primarie che si e’ riunita oggi nella sede del partito metropolitano a Napoli e che ha deciso di tagliare il numero di seggi che nelle primarie del 2013 erano stati 190. “Abbiamo deciso di ridurre il numero di seggi – spiega all’ANSA Grazia Tatarella, presidente della commissione – perche’ vogliamo seggi sicuri e controllati, per garantire la massima trasparenza e regolarita’ del voto”. A Napoli i seggi saranno tra i 25 e i 30, dislocati per quartiere. La commissione ha fissato in un dispositivo le regole per i circoli che dovranno proporre le sedi per il voto: ci sara’ almeno un seggio ovunque, mentre i Comuni e i quartieri sopra i 50.000 abitanti possono chiedere un secondo seggio, e sopra i 70.000 si puo’ arrivare fino a tre seggi. Impossibile che si ripetano casi come quello di Pozzuoli che nel 2013 aveva ben 9 seggi. Tra le regole stabilite dalla commissione “il divieto – spiega Tatarella – di proporre bar, ristoranti, studi professionali privati e caf. Il seggio deve essere in sedi di associazioni o in locali dismessi o posti pubblici”. Discorso ancora aperto per i gazebo che saranno oggetto di una riunione a parre, in programma domani: l’orientamento che trapela e’ pero’ di non farli. In totale, seguendo le richieste dei segretari di circolo, la commissione ha individuato circa il 70% dei seggi, riferisce Tatarella, ma restano alcuni problemi. A Napoli, infatti, non si e’ ancora individuato il terzo seggio per i popolosissimi quartieri di Fuorigrotta e dell’Arenella, mentre restano alcuni vuoti, come ad esempio a Grumo Nevano, quartiere a nord di Napoli, dove manca un segretario di circolo e anche un commissario. La commissione potrebbe decidere domani di nominare un commissario ad hoc per le primarie.