Sacro e profano si intrecciano, a Procida il rito ultrasecolare della processione dei Misteri coniuga tradizione e originalità. E tra le tavole iconografiche più fotografate, ispirate ad episodi dell’antico e del nuovo testamento e portati in processione per le vie dell’isola nel corso del Venerdì Santo, ne compare uno particolarmente singolare: i personaggi – compreso Gesù – sono ispirati ai Lego, i celebri mattoncini assemblabili che hanno abbracciato intere generazioni di bambini (e non solo). La scena è quella del Vangelo secondo Matteo, Gesù accoglie i bambini ammonendo il sacerdote: “Lasciate che i bambini vengano a me, perché di essi è il Regno dei Cieli”. Le figure rappresentate (con Gesù, anche quattro bambini di cui uno di colore e un sacerdote con la mano alzata) attirano lo sguardo di migliaia di turisti. “Volevamo lanciare anche un messaggio contro la disgregazione della società: restare uniti, proprio come i Lego”, spiega Giuseppe Barone, uno dei venti giovani procidani che per un mese e mezzo hanno lavorato al Mistero, cinque metri di lunghezze e uno di larghezza.