Prostituta uccisa: un uomo in stato di fermo

La polizia di Lodi, in relazione all’omicidio della donna colombiana di 65 anni avvenuto stamani a Lodi, sta interrogando un uomo fortemente indiziato dell’omicidio. La squadra mobile ritiene che gia’ domani mattina potrebbe scattare il fermo del presunto responsabile. Per ora, invece, non e’ stata ritrovata l’arma del delitto. 

Accoltellata a morte, dopo un rapporto sessuale, da qualcuno che probabilmente la conosceva o da qualcuno che, arrivato il momento di pagare, voleva andarsene senza onorare il suo debito. La donna si prostituiva a Lodi nell’appartamento in cui e’ stata trovata morta, in via Moro 62, ma viveva con il figlio a Piacenza. Le sue urla sono state sentite questa mattina alle 5 ma solo molto piu’ tardi sono state avvertite le forze dell’ordine: il suo corpo ormai privo di vita, colpito ovunque da coltellate, e’ stato trovato alle 10.53, quando un vicino di casa, dopo aver notato tracce di sangue sull’ascensore, e’ risalito fino al pianerottolo insanguinato e poi ha poi allertato medici e polizia. Inutile pero’ l’intervento dei sanitari del 118, dato che gli agenti si sono resi subito conto che la donna, riversa a terra in un lago di sangue, era gia’ morta. Solo con l’arrivo della Scientifica, si e’ potuto stabilire la sua identita’, confermata poi dalla perizia di Francesca Brandolini, anatomopatologa del Dipartimento di Medicina legale di Pavia. Della vittima pero’ sono state rese note solo le iniziali. Nessun dubbio, per gli inquirenti, sul fatto che si tratti di un omicidio, forse originato da un litigio. L’assassino, infatti, ha lasciato dietro di se’ una marea di tracce, compresa, come ha spiegato in serata il procuratore Chiaro, un’impronta della sua scarpa di numero 42/43 sul pianerottolo in uscita dopo il delitto. E un frammento d’unghia da analizzare.


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