Pagani. Rapinava blindati portavalori: confiscati i beni a Gaetano Ceglia, uno dei capi della banda che tra il 2012 e il 2014 ha messo a segno diversi colpi. Stamattina, i carabinieri del Ros – Sezione anticrimine di Salerno ha notificato a Gaetano Ceglia, 50 anni e alla moglie P. R. di 49 anni, entrambi di Pagani, un decreto emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale di Salerno che dispone la confisca, previo sequestro di beni mobili e immobili. I militari hanno sequestrato 2 appartamenti, un garage, tutti situati a Pagani, due autovetture per un valore di circa 275mila euro. Il provvedimento è scaturito dalle indagini patrimoniali delegate dalla Procura di Salerno, nell’ambito dell’operazione Fabbro che portò all’identificazione degli otto componenti della banda ‘chiodata’, che utilizzavano appunto questo stratagemma per fermare sull’autostrada i furgoni portavalori e poi depredarli. Tra i destinatari del fermo dal quale è scaturito un processo in corso al Tribunale di Nocera Inferiore e giunto nei giorni scorsi alle fasi finali con la requisitoria del pubblico ministero, vi era anche Gaetano Ceglia, ritenuto uno dei capi promotori dell’organizzazione composta da uomini di Pagani e Acerno, in provincia di Salerno. L’indagine Fabbro nacque nell’ambito delle ricerche del latitante Francesco Matrone di Scafati, arrestato poi proprio ad Acerno. I carabinieri del Rosa sequestrarono nel corso delle indagini un ingente quantitativo di armi, comuni e da guerra, centinaia di munizioni di vario calibro, apparecchiature rice-trasmittenti, le cosiddette ‘bande chiodate’ e sfere metalliche che venivano utilizzate per bloccare i blindati e impedire l’inseguimento da parte delle vetture delle forze dell’ordine.
Nei giorni scorsi, per cinque dei componenti della banda tra i quali anche Gaetano Ceglia è stata chiesta la condanna a nove anni di reclusione ciascuno. Il particolare il pubblico ministero ha chiesto ai giudici del tribunale di Nocera Inferiore – presieduto da Domenico Diograzia – la condanna per Ceglia, Antonio Cascone, Mario De Maio, Enrico Laierno e Alfonso Manzo. Mentre è stata chiesta l’assoluzione per Mario Zottoli, l’uomo di Acerno coinvolto nell’inchiesta. La sentenza è prevista per il prossimo 24 maggio, dopo la discussione dei difensori. Prima della decisione dei giudici è arrivato il decreto di sequestro finalizzato alla confisca per i beni di Gaetano Ceglia e della moglie.
Rosaria Federico
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(nella foto il furgone utilizzato per la rapina trovato dalla polizia e nel riquadro Gaetano Ceglia)