Salernitana: il Vangelo secondo Lotito

All’Imperatore Claudio, sceso negli spogliatoi sia fine gara che nell’intervallo per parlare a squadra e tecnico, non va giù il risultato. «Abbiamo contenuto, più che offeso. Nei primi 45′ abbiamo creato anche buone palle da gol su cui è stato bravo Micai argomenta Lotito . Nella ripresa però ho visto errori, non c’era la spinta emotiva che aveva caratterizzato l’ultima in casa (col Latina, nda). In queste partite serve atteggiamento volitivo, in questo la squadra ha peccato, mostrando poca concentrazione. Poi nella seconda parte di gara praticamente non s’è giocato». Il cronometro scorreva con tanto di caldo, un po’ di stanchezza e la vana attesa da parte dei tifosi. Erano 16mila ieri all’Arechi, Lotito ringrazia: «Devono sempre essere al nostro fianco. Bisogna chiedere a chi va in campo se ha accusato pressione. Forse hanno pesato le assenze, se nella ripresa avessimo avuto a disposizione giocatori di gamba come Sprocati e Improta (uno in panchina ma fiaccato da problemi muscolari, l’altro a casa influenzato, nda) sarebbe stata un’altra partita. Ma col senno di poi è facile commentare, resta il fatto che questo pareggio non aiuta». Il co-patron si cruccia: «Mancano 4 partite, alla fine faremo un consuntivo. Di certo avremmo dovuto vincere: in altri tempi avremmo bollato il pareggio come buon risultato, stavolta ci penalizza. Comunque non è tutto perduto, mi auguro che nel prossimo turno ci sia ferocia agonistica perché abbiamo dimostrato di potercela giocare alla pari con tutte». C’è il Frosinone all’Arechi il primo maggio, all’andata i granata vinsero con merito. Sarà pure sfida tra patron, dopo le schermaglie elettorali con Stirpe in Lega B (dove la situazione peraltro è ancora in fase di stallo). Nessuno dei due vorrà mollare di un centimetro. «Parlerà il campo», taglia corto Lotito.


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