Il sogno italiano: l’isola che c’è

Un luogo per ripartire, dunque, lontano da uno Stato che ti ha vessato ed umiliato. Una sorta di Erasmus del lavoro, dove se ci arrivi con un progetto concreto, una volontà forte e un senso di legalità assoluto puoi rimetterti in gioco e vincere la tua sfida. «L’ Italia mi ha spremuto come un limone – racconta Viviana, 44 anni, di Pisa – e fatto fuori in un mese. Facevo la ragioniera in un’ azienda fallita, ci siamo ritrovati nel vuoto senza alcuna tutela. Sono scappata ed è stato il mio Bingo. Ora lavoro in un’ agenzia immobiliare, faccio vedere case soprattutto ai connazionali».

A Lanzarote i giovani ci approdano spesso con l’ aiuto dei genitori, ma poi ricambiano. Come è successo a Letizia, 54 anni, di Livorno: faceva la guida turistica, arrivò qui 24 anni fa e se ne innamorò. Ora fa la wedding planner in un hotel e nella sua casa c’ è anche la mamma che gode i vantaggi della defiscalizzazione sulla pensione. In parole “spicciole”, ogni anno si ritrova in tasca 1.600 euro in più rispetto alla sanguisuga Italia: bei soldi per una 90enne. Sembra davvero un paradiso questa Lanzarote… «Lo è perché tutti rispettano le regole – sottolinea il gelataio Franco -, senza ricorsi o appelli. Non paghi una multa per divieto di sosta? Il giorno dopo i termini di scadenza si procede al prelievo forzato sul tuo conto corrente. Non paghi l’ affitto? Dopo 3 mesi di ritardo (corrispondenti alla cauzione, ndr) ti sigillano il locale e tutto ciò che c’ è dentro passa al proprietario».


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