Trafficanti di droga, pensionato ucciso per una partita di cocaina sequestrata dalla Finanza. TUTTI I NOMI

Napoli. Un debito di 250mila euro per un carico di cocaina sequestrato in Turchia, alla base del delitto di Nicola Annunziata, il pensionato di Ottaviano ma residente a Mugnano del Cardinale in provincia di Avellino, ucciso il 29 aprile del 2015. Un carico di 30 chili di polvere bianca oggetto – oggi – di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita a carico di otto persone residenti tra le province di Napoli (Castellammare di Stabia, Pompei, Sant’Anastasia, Torre del Greco) e Salerno dagli uomini del Goa e del Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza di Napoli e Salerno, su richiesta dell’antimafia di Napoli. Nell’ordinanza eseguita oggi che ha colpito – tra gli altri – anche l’imprenditore caseario di Sant’Anastasia Luigi Bruno imputato per l’omicidio del pensionato, c’è anche il movente di quel delitto – risolto in poche settimane – e per il quale è stato condannato a 12 anni di reclusione Giorgio Terracciano, anch’egli di Sant’Anastasia.

Secondo gli inquirenti, quella partita di cocaina – intercettata dal Goa in collaborazione con la polizia turca e bulgara – fu alla base della decisione di uccidere Annunziata. Il genero dell’uomo, infatti, avrebbe contratto un debito di 250mila euro per quella partita di stupefacente con un familiare di Luigi Bruno. Quel carico di cocaina doveva costituire la garanzia di quel pagamento, ma il sequestro fece sfumare l’operazione.

Stamattina i finanzieri hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare del Tribunale di Napoli, nell’ambito dell’operazione denominata ‘Bambasa’ su richiesta della direzione distrettuale antimafia di Napoli, per associazione finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti, spaccio e produzione di documenti falsi, nei confronti di 8 persone di cui 5 finite in carcere, 2 agli arresti domiciliari e 1 colpito da obbligo di dimora. I finanzieri hanno eseguito numerose perquisizioni e sequestri nelle province di Salerno, Napoli, Firenze, Prato, Latina e Potenza. L’associazione per cui si procede era stanziata nei comuni vesuviani e composta da persone residenti nei comuni di Ottaviano, Castellammare di Stabia, Sant’Anastasia, Pompei, e nella provincia di Salerno.
Le indagini hanno consentito di individuare un carico di 30 chilogrammi di cocaina proveniente dall’Ecuador ed inizialmente destinato al porto di Salerno successivamente sottoposto a sequestro nel porto di Ambarli, in data 29 aprile 2015 – proprio il giorno dell’omicidio di Nicola Annunziata a Mugnano del Cardinale – dalle autorità turche attivate con i canali di collaborazione internazionale antidroga. Il gruppo di trafficanti, prima di rendersi conto che il carico di cocaina era stato sequetsrato in Turchia avevano cercato di recuperarlo nel porto bulgaro di Burgas, la destinazione finale del container con la droga.

Proprio quel carico di droga e il pagamento di una contropartita di 250mila euro, aveva portato a dei dissidi all’interno dell’organizzazione, sfociati nell’omicidio del 60enne pensionato, originario di Ottaviano, avvenuto a Mugnano del Cardinale. L’uomo morì il 4 maggio del 2015 dopo cinque giorni di agonia in ospedale. Proprio per questo omicidio, Luigi Bruno, 48 anni di Sant’Anastasia, è imputato dinanzi alla Corte d’Assise di Avellino.

Le indagini della Guardia di Finanza hanno consentito di accertare il movente di quel delitto. Oltre alla contestazione dell’associazione finalizzata al traffico di stupefacenti sono stati contestati anche l’importazione della droga, con l’aggravante della transnazionalità e l’utilizzo, per alcuni sandali, di falsi documenti. l’associazione poteva vantare contatti con trafficanti ispanici e colombiani, referenti per i fornitori d’oltreoceano, e con bulgari, attivati per il tentativo di recupero dello stupefacente.

In mattinata, i finanzieri hanno anche eseguito un decreto di sequestro preventivo, finalizzato alla confisca, di aziende – alcune delle quali create appositamente per essere utilizzate come schermo alle attività criminali del gruppo – autovetture, motocicli, quote societarie e conti correnti riconducibili ai componenti dell’organizzazione, per i quali è emersa la sproporzione fra redditi leciti e situazione patrimoniale, per un valore quantificabile in circa 500 mila euro.
CUSTODIA CAUTELARE IN CARCERE
BRUNO LUIGI, nato a Sant’Anastasia (NA), il 06.02.1969 – già detenuto
SANGES MARIO, nato a Napoli (NA), il 21.03.1962- già detenuto
ESPOSITO GIOVANNI, nato a Pozzuoli (NA), il 22.02.1962
CAPUTO GIUSEPPE, nato a Vietri sul Mare (SA), il 06.03.1957
MELISSE VINCENZO, nato a Castellammare di Stabia (NA), il 10.07.1966

ARRESTI DOMICILIARI 
LIGUORO PASQUALE, nato a Torre del Greco (NA), il 28.11.1949
PIEDEPALUMBO GIOVANNI, nato a Castellammare di Stabia (NA), il 17.04.1973

OBBLIGO DI DIMORA 
ESPOSITO GIUSEPPE, nato a Castellammare di Stabia (NA), il 28.09.1935

INDAGATO A PIEDE LIBERO

GAROFALO Eduardo residente a Castellammare di Stabia

 


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