Ieri mattina si sono svolti i funerali di Arcangelo Sepe, 18enne di Nola tragicamente morto in un incidente stradale. Una vita intera davanti, sempre con il sorriso e con grandi progetti per il futuro. Ma la sua vita si è fermata a 18anni, portando via un vuoto incolmabile.
“Un tragico attimo, un infinito dolore”. Queste le parole scritte su uno striscione affisso nei pressi della chiesa dove è stato dato l’ultimo saluto a questo ragazzo sotto un cielo cupo e grigio. Poche parole, molte lacrime. Tanta la disperazione e l’angoscia degli amici di Angelo e della famiglia che non riescono a darsi pace e ad accettare quello che è successo quella notte quando l’auto si è schiantata contro il muro esterno di un’ abitazione. Tutto è successo in un attimo, e in un attimo una vita è volata via.
Nell’incidente è rimasto gravemente ferito anche uno degli altri tre ragazzi che si trovavano a bordo della vettura, Carmine Napolitano, anche lui 18 anni, ora al Monaldi in prognosi riservata. Biagio, amico intimo di Arcangelo, invece è stato arrestato per omicidio stradale. Quella notte era lui al comando dell’ autovettura e da quanto riscontrato dai carabinieri era sotto l’effetto di alcol e droga. Sono tanti i messaggi lasciati dagli amici, dalla sua fidanzata che ha abbracciato mamma Rita ed ha urlato «abbiamo entrambe perso l’amore della nostra vita», dei suoi professori del liceo di Nola dove Arcangelo frequentava il suo ultimo anno, quello della maturità. Una vera e propria tragedia.