I “Sì” alle riforme costituzionali che assegnano tutti i poteri al presidente hanno ottenuto il 51,3%, contro il 48,7 dei “No”. Un vantaggio esile ma sufficiente a cambiare il volto del Paese. Che si avvia a diventare una autocrazia di stile mediorientale. “La Turchia ha preso una decisione storica di cambiamento e trasformazione” che “tutti devono rispettare, compresi i Paesi che sono nostri alleati”, ha detto Erdogan, nel suo primo discorso dopo la vittoria. “La Turchia ha preso la sua decisione con quasi 25 milioni di cittadini che hanno votato sì, con quasi 1,3 milioni di scarto. È facile difendere lo status quo, ma molto più difficile cambiare”, ha detto Erdogan, ringraziando i leader dei partiti che hanno sostenuto il ‘Sì’ al referendum. “Voglio ringraziare ogni nostro cittadino che è andato a votare. È la vittoria di tutta la nazione, compresi i nostri concittadini che vivono all’estero. Questi risultati avvieranno un nuovo processo per il nostro Paese”, ha concluso il presidente turco.