Acerra. Voto di scambio: condannato a 10 mesi di reclusione l’ex consigliere Nicola Ricchiuti. Si è concluso il processo all’ex esponente della maggioranza, eletto nel 2012 nella lista civica ‘Acerra è tua’. Il giudice monocratico del Tribunale di Nola, Chiara Bardi, ha infatti riconosciuto, in primo grado, le accuse mosse a Ricchiuti dopo una indagine sul voto di scambio ad Acerra per le elezioni del 2012. Insieme a Ricchiuti, imprenditore nel settore della vigilanza privata, è stato condannato a quattro mesi di reclusione anche Domenico D’Anna, dipendente dell’ex consigliere comunale. Il giudice ha anche riconosciuto le attenuanti generiche per entrambi gli imputati. Il consigliere – che venne dichiarato decaduto dalla carica consiliare per l’assenza a numerose riunioni – fu accusato di aver promesso posti di lavoro in cambio dell’appoggio elettorale. Nei giorni scorsi è stato condannato a sei mesi di reclusione, per la stessa accusa, anche Mario Calzolaio, la cui posizione era stata stralciata dal processo in cui sono imputati l’ex consigliere e D’Anna, perchè l’uomo, ex dipendente di Ricchiuti, aveva chiesto il patteggiamento. Il giudice ha anche disposto la sospensione dal diritto elettorale e dai pubblici uffici per i due imputati: cinque anni per Ricchiuti e due per D’Anna.
”Sono soddisfatto perchè la giustizia arriva sempre e la verità viene sempre a galla”. Ha detto Antonio Crimaldi, consigliere comunale di opposizione ed ex candidato sindaco del centrodestra ad Acerra nelle elezioni del 2012, parte civile nel processo per voto di scambio, che oggi ha visto la condanna in primo grado dell’ex consigliere comunale di maggioranza, Nicola Ricchiuti, e del suo dipendente Domenico D’Anna. ”Questa sentenza – ha aggiunto Crimaldi, che perse al ballottaggio contro Raffaele Lettieri – testimonia chi effettivamente nel 2012 è stato eletto sindaco di Acerra, che ha vinto grazie anche all’appoggio di Ricchiuti. La soddisfazione di oggi è che la verità viene sempre a galla e la giustizia arriva. E mi auspico che la sentenza sia la prima di tante altre verità , che a mio avviso dovranno venire a galla, su tanti altri atti posti in essere da questa amministrazione e prontamente presentati in procura e prefettura dal sottoscritto. Acerra – ha concluso l’esponente di minoranza – merita tre valori importanti: democrazia, libertà e dignità ”. Soddisfazione per la sentenza è stata espressa anche da Alessandro Cannavacciuolo, attivista del M5S, e parte civile al processo insieme ad altri due cittadini, Vincenzo Petrella e Giuseppe Valerio Montesarchio. ”Parte di giustizia è stata fatta – ha detto Cannavacciuolo – perchè quello che è emerso nel corso del procedimento deve far sì che le autorità preposte mettano fine al mandato dell’attuale amministrazione comunale, in quanto la vittoria del 2012 dell’attuale sindaco è basata anche su questo voto di scambio riconosciuto dal Tribunale di Nola con la sentenza di oggi. Io dovevo candidarmi con una civica, ma mi ritirai per il pesante clima intimidatorio, e denunciai la situazione. Oggi questa sentenza mi dà in parte ragione”.