Ambulante senegalese morto a Roma durante un controllo dei vigili, la Procura indaga per omicidio colposo

Roma. La Procura di Roma procede per omicidio colposo contro ignoti nell’indagine sulla morte del venditore ambulante senegalese Nian Maguette, 54 anni, avvenuta ieri dopo che era fuggito da un controllo dei vigili urbani nel centro storico della capitale. Al momento gli elementi raccolti fanno pensare a un decesso per cause naturali, forse a un infarto, ma si attende domani l’autopsia. Alcuni colleghi africani della vittima ieri hanno accusato la polizia municipale di averlo investito con un motorino mentre lo inseguivano. Una versione seccamente smentita dal comando dei vigili urbani, secondo cui nessun ambulante è stato rincorso. La comunità senegalese di Roma si è riunita oggi pomeriggio in assemblea davanti alla casa di Maguette nel quartiere Pigneto; per domani si lavora a un sit-in in piazza Santi Apostoli. Un presidio si e’ svolto oggi davanti alla Prefettura di Napoli: alcuni migranti e giovani di un centro sociale hanno chiesto “giustizia per Nian”. A Roma tra i senegalesi e gli altri ambulanti africani c’è sconcerto e amarezza. “La banalità della morte degli immigrati è diventata una vergogna”, ha detto un migrante. L’Unione sindacale di base (Usb) sostiene la protesta e la sua rappresentanza nel corpo dei vigili urbani sostiene che episodi del genere sono dovuti alla trasformazione degli agenti in “gendarmi”, con compiti di polizia e “gruppi speciali”. Critiche anche all’ultimo decreto Minniti sulla sicurezza. La procura affiderà domani l’incarico per l’autopsia che verrà eseguita presso l’istituto di medicina legale della Sapienza. Il pm Francesco Marinaro ha ricevuto la relazione di servizio dei vigili urbani, intervenuti ieri con sei agenti in borghese e due auto sul ponte Fabricio dell’Isola Tiberina, tra la sponda di Trastevere e quella della Sinagoga, nel centro storico di Roma. Secondo la ricostruzione fornita ieri sul luogo della tragedia dal vicecomandante Antonio Di Maggio, il blitz contro i venditori abusivi avrebbe spinto una decina di loro a scappare, lasciando la merce sul selciato. Nessun agente li avrebbe inseguiti. In seguito, almeno un’ora dopo, si è saputo che Maguette si era sentito male ed era morto a poche centinaia di metri di distanza. “Alle tre ho trovato il corpo di Niam ancora per terra con il sangue vicino – ha raccontato un senegalese -: i compagni mi hanno detto che alle 11 mentre vendevano borse sono arrivate due auto dei vigili in borghese e hanno preso le borse così sono scappati. Poi dopo mezz’ora hanno saputo che c’era un corpo per terra di fronte al bar. Dal bar hanno raccontato che Nian è corso fin qui i vigili gli hanno dato un calcione e lui è caduto per terra. Poi hanno preso la roba e sono andati via”. L’uomo è stato soccorso dal 118, che non è però riuscito a rianimarlo. Alcuni testimoni italiani, che lavoravano nel bar, hanno detto che era sembrato un malore. 


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