Arzano. Amministrative, liste sotto controllo Antimafia. Burattini e burattinai si spostano a sinistra. Il centrodestra non trova il sindaco, in campo indagati, imputati e quelli ritenuti negli atti dello scioglimento contigui o con rapporti diretti coi clan. In moto i delfini del dossieraggio, candidato del Pd presenta denuncia in Procura per minaccia a corpo elettorale. E’ un atto dovuto, quello di monitorare i candidati alla corsa alle comunali visto i due scioglimenti per camorra e una miriade di inchieste che hanno toccato politici e dipendenti comunali. Anche quelli che si definiscono delle “liste pulite” e storicamente quei partiti che si fregiano anche a livello nazionale di essere partiti di legalità, ad Arzano avrebbero sfatato il mito. Infatti, sul versante sinistro, vi sarebbero contiguità dirette con soggetti arrestati dai reparti speciali negli anni passati, altri che avrebbero invece optato (ma nemmeno velatamente) per riferimenti a loro diretti nelle liste civiche diretta espressione di quelli che furono definiti dal compianto professor Amato Lamberti , Presidente dell’Osservatorio Anticamorra, appartenenti al clan dell’alleanza di Secondigliano all’epoca guidati dai boss del calibro di Gennrao a ‘scigna e Ciruzzo o’milionario. Soggetti legati anche ad alcuni dipendenti comunali indagati, e proprio per favorire loro resisi latitanti e successivamente consegnatisi presso le patrie galere. Senza contare gli ex socialisti, vera vulnus politico che sostiene uno dei candidati che si presenta come il nuovo che avanza. Come chi, tecnico locale, dinanzi all’antimafia, ammise candidamente che curava le sue pratiche come quelle del comune, essendo in quel momento incaricata di servizio pubblico e che ora parla di liste pulite. Ma tutto ciò, pare stia passando sotto silenzio “annacquato” da falsi problemi o peggio ancora da un disegno che mira a screditare gli avversari politici e rimettere le mani sulla città come già avvenne nel 2008. Occhi aperti, dunque, da parte del candidato sindaco Fiorella Esposito, che sicuramente metterà fuori gioco i burattinai che celati dietro il perbenismo dei volti nuovi, nascondono interessi forti. Stessa cosa per Gennaro De Mare che ha già messo fuori dalle liste tutti quelli che hanno messo gli occhi sul comune per affari da elargire a gruppi di pressione. Giuseppe Abbatiello che ha optato per giovani e professionisti. E Domanico Aria, che avrebbe rifiutato l’investitura a sindaco pur di non sedersi con soggetti poco chiari.
Ciro Bene