Avellino: manovre societarie in corso

«Ci sono tre gruppi, due laziali e uno lombardo, che sono interessati ad entrare nell’Avellino singolarmente, ma preferirei cedere parte delle mie quote ad almeno uno dei due imprenditori della nostra provincia con i quali sto dialogando». A scoprire le sue carte, nel salotto di Linea Verde Sport, è stato direttamente il presidente dei lupi Walter Taccone. Il maggior azionista dei biancoverdi ha ammesso di essere in trattativa con più interlocutori per cedere parte del suo 80%. «Se vogliamo ambire a qualcosa di più grande – dice – bisogna fare questo passo entro fine settimana. Ogni giorno sto incontrando un pretendente. La scelta spetta unicamente a me e garantisco che non è semplice. Personalmente verso i gruppi esterni ho una certa ritrosia perché da quando ho preso la società nel 2009 ho sempre puntato su forze locali. Oggi siamo due soci irpini, abbiamo due direttori della nostra provincia e un allenatore di Montemarano, per questo mi piacerebbe continuare in questa direzione. Ecco perché, d’intesa con Gubitosa, il piano A prevede l’ingresso di almeno un socio della nostra terra. Non vi nascondo che, pur di realizzare questa triade, sarei disposto a svendere le mie quote». Il nome più gettonato porta sempre ad Angelo D’Agostino. L’imprenditore e parlamentare di Montefalcione fornirà una risposta nei prossimi giorni ma, contestualmente, un invito ad entrare nel club biancoverde sarebbe stato inoltrato pure ai gruppi De Vizia e Marinelli. L’imprenditore che con il suo ingresso farebbe decollare la fantasia dei tifosi, però, pur non avendo residenza ad Avellino è nato nel capoluogo irpino nel lontano 1948. Si tratta di Enrico Preziosi, attuale presidente del Genoa, che proprio ieri ha annunciato di essere alla ricerca di un acquirente per lasciare il club ligure. In questo caso, tuttavia, il suo coinvolgimento con il classico 33% al pari di Taccone e Gubitosa sarebbe da escludere. Il proprietario del Genoa, oltre a coinvolgere in prima persona il figlio nell’avventura avellinese, gradirebbe partire da almeno il 60% delle quote. Al re dei giocattoli, come del resto agli altri interlocutori, Taccone fornirà una risposta entro venerdì, giorno in cui si è impegnato a sciogliere le riserve con un trepidante Michele Gubitosa: «Devo dare atto a Taccone – ha detto l’amministratore di Hs – della sua volontà di allargare la compagine sociale per alzare l’asticella del club. Pure io gradirei che il terzo socio fosse irpino ma attendo notizie da Walter. Se entra un nuovo imprenditore, infatti, non intaccherà di certo il mio 20% perché mi sono già dichiarato disponibile a rimodulare la mia quota acquistando un’altra fetta». Insomma, in attesa che possa comporsi una triade tutta irpina, il binomio Taccone-Gubitosa sembra aver rinsaldato il connubio pianificando pure le prossime scadenze.

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