«Bisogna ritrovare la sicurezza dei forti – tuona un risoluto e combattivo Walter Taccone – il campo ad oggi nell’ultimo periodo ha mostrato un Avellino fin troppo timoroso, apparentemente arrendevole e a tratti quasi rinunciatario. Non è stato questo l’Avellino ammirato per grossa parte del girone di ritorno: una squadra animata da coraggio, fiducia nei propri mezzi, convinzione, umiltà , ma anche spirito guerriero, attitudini queste, che ci hanno portato a fare punti ovunque e contro chiunque. Basti ricordare gli stop inferti alla capolista Spal, allo stesso Verona, il pari ottenuto a Frosinone, vittorie comunque significative come quelle di Brescia all’inizio del girone di ritorno e quella in trasferta a Pisa, nonché quella altrettanto importante contro il Carpi, ottenuta proprio alla fine quando nessuno oramai ci sperava e che invece ha dimostrato quanto la determinazione e la voglia possano sul campo tradursi anche in un valore numerico di punti in classifica». «Ed è tutto questo – incalza Taccone – che senza sconti dovremo rimettere in campo sabato contro il Bari, stazione delicata di questo percorso in salita i cui sforzi non possono essere assolutamente vanificati per una inconcepibile paura, nonché una superficiale leggerezza nell’affrontare l’ultimo tratto. Nulla va lasciato al caso: la B resta un patrimonio non solo di questa società , ma della città e dell’intera provincia, un’opportunità di rilancio e nel contesto base su cui costruire un progetto sportivo sempre più ambizioso che, lo dico da ora, prenderà avvio immediatamente dopo la matematica salvezza con un rafforzamento tecnico cui già lavorano sottotraccia i due direttori, intrecciando rapporti con importanti club italiani ed europei. Una categoria che senza presunzione, ritengo di meritare per quanto fatto sul campo: non dimentichiamo i tre punti che ci sono stati tolti ingiustamente dal Tribunale federale per i quali continueremo a dare battaglia sia per tutelare il nome della società , sia per non mortificare professionalità applicazione mostrate dai ragazzi».