Walter Taccone ieri avrebbe dovuto tenere un summit, in un luogo lontano da occhi ed orecchie indiscreti, sui nuovi assetti societari che dovrebbero costituirsi. Ma un impedimento dell’ultim’ora ha fatto sì che il confronto venisse rinviato ad oggi, quando il patron, salendo a Milano in occasione dell’elezione del neo presidente della Lega di B avrà l’opportunità di incontrare proprio i possibili futuri partner, su cui ancora non c’è piena luce. La Lombardia arriva puntuale, perché di gruppi lombardi Taccone ha già parlato nei giorni scorsi. Ma resta anche una pista che si ferma nel Lazio, agevolata quest’ultima, anche dai buoni uffici dell’amico omologo presidente del Frosinone Maurizio Stirpe. Si raffredda, l’altro percorso che avrebbe portato ad Enrico Preziosi. Il re dei giocattoli e presidente del Genoa, irpino purosangue, è impegnato ad alienare le quote del Genoa e dunque gli è difficile pensare ad un interesse concreto a partecipare al rilancio dell’Avellino. Anche perché Preziosi è abituato a giocare un ruolo da protagonista nelle compagini societarie in cui entra. Ciò è, ovviamente, molto lontano dagli auspici del patron dell’Avellino, che vorrebbe continuare a perseguire il suo sogno sportivo, quello di contribuire al ritorno dei lupi ai fasti di un tempo. Ma dei soci servono, possibilmente non troppo invasivi nella gestione operativa che, quote a parte, vede un Walter Taccone assolutamente in prima linea. Fatto sta che il patron si mostra disponibile verso coloro che desidereranno contribuire alla crescita ed al miglioramento dell’Avellino, tanto in ambito sportivo quanto in quello economico-finanziario.