Avellino: è tempo di minuetto

Così vicini, così lontani. Per cinque anni è stato corteggiato con insistenza ma, adesso che ha dichiarato pubblicamente il suo sì al progetto Avellino, l’ingresso di D’Agostino nella compagine dirigenziale è tutt’altro che scontato. Il fine settimana di riflessione appena trascorso non ha di certo avvicinato le parti e, nelle prossime ore, difficilmente si registrerà l’attesa fumata bianca. Dall’incontro si comprenderà al massimo se il discorso è destinato a proseguire in maniera costruttiva o ad interrompersi in maniera brusca. Se volontà di tutti, infatti, è quella di comporre il triunvirato irpino, la realtà della trattativa vede ancora delle distanze sostanziali tra domanda e offerta. Il classico gioco delle parti insomma, tra D’Agostino che deve acquistare e Taccone che deve cedere parte delle sue quote, che vede pure Michele Gubitosa nelle vesti di spettatore interessato. Il presidente onorario, in caso di naufragio della trattativa con D’Agostino, ha annunciato che potrebbe uscire dalla compagine sociale. Anche qui, però, potrebbe trattarsi di un tentativo strategico per spingere la trattativa nella direzione dell’accordo. Da parte sua Walter Taccone, pur dichiarando di preferire «D’Agostino ad altri soci non irpini«, non ha alcuna urgenza di svendere o accelerare la decisione. Anzi. Giovedì sera, di ritorno dalla riunione di Lega a Milano, il presidente ha già pianificato con il commercialista Manlio Iorio i primi passi di quello che sarà il suo quinto campionato di serie B: fideiussione per l’iscrizione al prossimo campionato da depositare entro il 15 giugno; pagamento delle ultime tre mensilità’ ai calciatori; saldi degli acquisti di Lasik e Solerio; versamento in un’unica rata dei relativi contributi che, come deciso nell’ultima riunione di Lega, avrebbe potuto anche rateizzare. Insomma, la programmazione del prossimo campionato è già partita a testimonianza del fatto che l’ingresso in società di D’Agostino sarebbe utile per un progetto ambizioso ma non indispensabile per un tranquillo campionato di serie B. Non a caso Taccone ha già messo in agenda pure un incontro chiarificatore con Novellino. L’atteso appuntamento è stato fissato per metà settimana ma l’esito non appare più così scontato. Le vicende societarie, del resto, si legano a filo doppio al programma tecnico. Nel confronto preparatorio avuto con Enzo De Vito e Massimiliano Taccone, l’allenatore di Montemarano ha illustrato un programma biennale che necessita di investimenti importanti. L’eventuale composizione del triumvirato, come ribadito da D’Agostino nel documento di 12 pagine che aveva sottoposto a Taccone e Gubitosa, oltre a garantirgli un budget adeguato gli consentirebbe di avere un ruolo alla Ferguson con potere decisionale sulla campagna acquisti. Diversamente, soprattutto se Taccone non dovesse trovare nuovi soci nemmeno fuori dai confini provinciali (restano in piedi le ipotesi Lombardi, Preziosi e Stirpe), lo scenario muterebbe nella stessa direzione delle annate precedenti. Condizionale d’obbligo dal momento che Taccone potrebbe sempre, strada facendo, aprire le porte a qualche altro partner. Si vedrà. Di certo Novellino, difficilmente si legherà all’Avellino senza la prospettiva di poter disputare una stagione da protagonista. Cosa che, attraverso le telecamere di Primativvù, di cui è editore, Angelo D’Agostino ha ribadito di voler fare: «Tra me e Taccone – ha detto l’imprenditore di Montefalcione – dovremo trovare un equilibrio anche decisionale. Se prendessi una quota minoritaria sarebbe come dare un contributo economico come faccio già attualmente, ma se entro nell’Avellino è perché voglio partecipare anche alle decisioni, ed è proprio su questi ruoli che stiamo discutendo. Bisogna trovare un equilibrio altrimenti garantirò solo la sponsorizzazione».


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