Avellino: voglia di un grande derby

Avellino pronto ad assaltare il castello-stadio dell’Arechi per incamerare quei punti di salvezza matematica, ma in teoria ne potrebbe però bastarne anche uno alla luce dei risultati dei quattro incroci sui campi di Trapani, Vercelli, Terni e Bari. «Siamo agli sgoccioli, alla fine di un bellissimo libro che tra alti e bassi, momenti belli e cattivi, è arrivato all’epilogo e allora dico e pretendo venga chiuso al più presto con un lieto fine. Dovremo essere noi a scrivere il the end nel migliore dei modi, interpretando e provando ad interpretare al meglio una sfida importante». Lo dice Novellino, giunto al capolinea di una stagione che lo ha visto tirare per i capelli dalle sabbie mobili di un naufragio che si stava materializzando, una squadra spenta che aveva bisogno di stimoli nuovi, convinzioni e tanta autostima. «Quelle che oggi contro la Salernitana dovremo ritrovare ed anche in dose massiccia – carica la squadra e l’ambiente il Monzon di Montemarano -. In tale ottica ho recuperato alcune pedine importanti ma la prestazione generale e dei singoli dovranno fare i conti con il clima e gli ingredienti di un derby che sono diversi rispetto al classico menu del campionato. Detto questo, al termine di questa sfida proveremo a piantare, definitivamente, l’oramai famosa bandierina sulla vetta dell’agognata salvezza». Per farlo occorrono specifici ingredienti: ferocia e cattiveria agonistiche conditi dalla voglia e dalla convinzione di vincere. «Un periodo di latitanza agonistica, di calo di tensione ci può anche stare – osserva Novellino – ma oggi servirà, eccome, recuperare tutto ciò ed anche altro in massima dose e questo perchè abbiamo e stiamo soprattutto ora lavorando per centrare un risultato importante: mantenere la categoria, obiettivo questo che passa per questo derby ed al di là delle aspirazioni, più che legittime, abbiamo strutture per farlo: penso a Bidaoui, Verde che possono garantirci ampiezza e velocità e sia loro che gli altri compagni, sono certo che recuperemo sotto l’aspetto dello spirito oltre che della forza agonistica». Dunque, punti che contano, con gente che conta. «Al di là della gran forma, c’è la disponibilità dei miei uomini che cancelleranno quell’approccio sbiadito che non ho gradito nelle ultime due gare – rivela Novellino che poi osserva – È vero che 40 sfide sono tantissime e si possono attraversare momenti brutti, ma non dimenticherei quelli belli, popolati da intensità, cattiveria agonistica, condizioni mentali e fisiche che piacciono a me perché le ho dentro. Il risultato? Giochiamo la partita e vedremo come si svilupperà; il responso spetterà solo al campo e a chi e come giocherà. Inutile dire quale vorremmo fosse per noi il risultato finale per il quale, questo è certo, lotteremo dall’inizio. La B è per noi la vita e direi che la risposta di crederci, non solo noi, l’abbiamo avuta dal pubblico che oggi staccherà tremila presenze sulle gradinate dell’Arechi per sostenerci e spingerci in un derby che mi auguro possa svolgersi nel rispetto della correttezza sportiva anche alla luce del particolare che avremo su di noi i riflettori del mondo del calcio e quindi, tutti, in campo e sugli spalti, siamo chiamati a dare un esempio da imitare anche in sfide sentite qual è un derby, un esame importante in cui ci vorrà anche quella dose di fortuna che non fa mai male e che non disdegneremmo».

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