Bocche serrate a doppia mandata. È un po’ il gioco delle parti con il quale nessuno dei contendenti vuol concedere vantaggi all’avversario e scoprire le proprie carte, cercando di restare «allineati e coperti» il più possibile, casomai sino ai minuti immediatamente antecedenti il match. Nonostante ciò, dal versante sannita è emerso che contro il Perugia ci sarà nuovamente l’assenza pesante di Ciciretti con cui dover fare i conti. L’esterno romano, infatti, non solo da ormai un mese convive con i fastidi di quell’embrione di pubalgia che ne ha pregiudicato il finale di stagione, ma contro lo Spezia, proprio allo scadere del match, è stato vittima di una brutta distorsione alla caviglia che lo ha visibilmente menomato. Inizialmente l’auspicio di tutto l’ambiente giallorosso era che il fastidio fosse lieve e, quindi, potesse essere smaltito nel breve volgere di qualche ora, per consentire a Ciciretti di rimettersi a disposizione di Baroni. Purtroppo così non è stato, poiché il biondo romano della Trullo ancora ieri camminava con l’ausilio di stampelle. Pertanto, Ciciretti né si è potuto allenare con il resto della squadra, né potrà essere preso in considerazione per la partita di domani sera, nonostante Baroni, nell’immediato post Spezia, non consapevole della gravità dell’infortunio patito dall’esterno giallorosso, paventasse addirittura di riprenderlo in considerazione per schierarlo sin dall’inizio della partita contro il Perugia. Al netto della situazione Ciciretti ci sono, poi, altri piccoli acciaccati da monitorare che, tuttavia, non destano particolari preoccupazioni, si tratta di Camporese e Ceravolo, che hanno concluso con qualche affanno fisico l’ultima gara. Così come è sempre sotto stretta osservazione Cissè per il quale lo staff tecnico, dopo un mese di assenza del guineano, si auspica di poterlo riavere a disposizione, quanto meno per sedersi in panchina. Alla luce di queste considerazioni, pertanto, Baroni contro il Perugia sta meditando di non modificare nulla o davvero poco rispetto a quanto da lui scelto per iniziare la gara contro lo Spezia. Anche al cospetto degli umbri dovrebbe essere riproposto il 4-2-3-1, con licenza di diventare 4-3-3 o anche 4-4-2 nel corso della partita, e un’unica novità possibile, cioè il rientro nella formazione giallorossa iniziale di Venuti al posto di Gyamfi, apparso in difficoltà nella gara contro i liguri. Per il resto il tecnico toscano dovrebbe confermare integralmente la formazione giallorossa di martedì sera. Infatti, così come accaduto durante la stagione, quando il Benevento ha dovuto giocare per tre volte nel giro di pochi giorni, un eventuale «turn over» potrebbe essere preso maggiormente in considerazione da Baroni per la terza gara, anziché per la seconda. Nel caso specifico la terza gara nel breve volgere di sette giorni sarebbe la semifinale di ritorno in Umbria, quando, a risultato dell’andata acquisito, il Benevento avrà anche più chiaro il tipo di partita che dovrà disputare al «Curi» di Perugia per provare con tutte le forze residue a superare lo scoglio delle semifinali e così presentarsi al cospetto del doppio confronto che assegnerà un posto al sole nel campionato di Serie A 2017-18