Ci furono una serie di summit nell’agosto del 2015 tra Marano, Quarto e Pozzuoli in cui si decisero i nuovi assetti della camorra locale e avvennero anche alla presenza del boss latitante Antonio Orlando “mazzulillo”. Tutti gli incontri sono stati “monitorati” dai carabinieri che avevano piazzato una microspia sotto l’auto, una Lancia Y, in uso a Gennaro Sarappo e utilizzato dallo stesso e dai vertici della cosca per i loro spostamenti. Dalle conversazioni captate gli inquirenti hanno avuto un quadro chiaro di tutto quello che si muoveva dal punto di vista malavitoso a Marano e dintorni. Il primo incontro ci fu il 3 agosto: Gaetano Orlando, Armando Lubrano e Angelo Orlando, accompagnati da Gennaro Sarappo, partecipano ad una riunione per la determinazione degli assetti della criminalità organizzata locale. Inequivoca l‟indicazione data da Gaetano Orlando prima di arrivare nel luogo della riunione: “… Gli Orlando… dobbiamo fare un gruppo a parte…”, anticipando che l‟incontro serviva a chiarire la distinzione degli Orlando da altri gruppi: Gaetano, da apicale, da‟ le direttive agli altri due affiliati sull’impostazione da dare al discorso. Dopo la riunione, invece, gli stessi occupanti monitorati riferiscono: “…Gaetano Orlando: per te chi ti ha mandato l’imbasciata a …Incomprensibile…, nè Armando? Armando Lubrano: Incomprensibile.. Gaetano Orlando: ma non era tempo, mi faceva un poco di strada avanti…. Armando Lubrano : Non ti sfiacchire ‘o zi… Gaetano Orlando: Nooo va bhe; Armando Lubrano: lo sanno bene… Gaetano Orlando: Hai capito ne Armando? per te chi ci ha mandato l’imbasciata a questo che volevano fare la riunione? Armando Lubrano: ma non lo so, però penso come hai detto tu perchè lo sentii dire io questa cosa…. Gaetano Orlando: eh perchè quello lo disse eh! Armando Lubrano:- Incomprensibile.. Gaetano Orlando: Incomprensibile..mo buttiamo a Cisterna. Incomprensibile..”
Il summit successivo invece si tenne il 7 agosto 2015. Raffaele Lubrano, Armando Lubrano e Sarappo Gennaro vanno in via Paisiello all‟altezza del civico n. 6 a Quarto dove si terrà il summit con i Polverino e si registra la preoccupazione di essere seguiti anche perché era prevista la presenza del latitante Antonio Orlando. Dalla conversazione intercettata si ha la conferma della presenza del latitante Orlando Antonio “mazzulillo”. Ecco uno stralcio della conversazione ambientale registrata
Gennaro: ti ho detto che lui già sapeva quello che gli dicevano, hai capito? Armandino: che schifo, non so più nulla.. Gennaro: Lui non si è meravigliato, perchè lui già sapeva, l’unica cosa che si è meravigliato, è che non doveva arrivare ò mast! (ndr:il capo). La conversazione, integralmente sopra riportata e commentata, ripercorre le fasi dell’impegnativo summit affrontato tra i Polverino e gli Orlando. Gli incontri, cui partecipa addirittura il vertice latitante degli Orlando, si impongono perché il clan Orlando sta sostituendo il clan Polverino in ogni settore e vi è disponibilità degli Orlando ad attrarre nelle loro fila i giovani di valore dei Polverino (approfittando del loro malcontento): “Lo facciamo per senza niente per la testa di questo. Va be, bene o male, tu ti fai la macchinetta ….inc….a te ho detto però come a te ci sono altri ragazzi validi…..incomp….che non percepiscono niente che stanno intorno ai Polverino, per amore ho detto io”. La delicatezza delle questioni da affrontare impone la presenza di Antonio Orlando: “Ho detto poi un latitante di questo deve venire a 10 mila appuntamenti..e tavole e tavolelle ho detto io. Un uomo d’onore come questo, 50 anni…ho detto io ..tavole e tavolelle perche? ..Perchè uno scemo come quello non capisce la cosa come sta?…che ha fatto solo guai!”; ed invero, era stato presente proprio in quell’occasione (Sarappo:“Ho detto poi un latitante di questo”….” Un uomo d’onore come questo”). Emerge anche il motivo per il quale il clan Orlando ha deciso, sia pure in ritardo, di sostituirsi ai Polverino nel controllo del territorio: Gennaro: “E’ stato l’unico a capire che le cose non venivano gestite bene. L’unico e si vuole togliere le pietre da dentro le scarpe e non lo fa per questo. Lo fa perchè si vuole togliere di mezzo, vuole essere un‟ altra volta lui…hai capito? Fa capire perchè la scusa qualche..incomp..con qualcuno domani mattina…tiene la voce in capitolo”.
Rosaria Federico
4.continua
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