Camorra, Genny Buonerba tentò di uccidere anche Ciro Brunetti

Si vantava si aver liberato Napoli dai Sibillo e non sapendo di essere registrato ha ammesso implicitamente la sua partecipazione al delitto del baby boss capo della “Paranza dei Bimbi”. Gennaro Buonerba arrestato l’altro giorno insieme a  quattro dei suoi fedelissimi in un colloquio registrato all’interno dell’abitazione nell’agosto 2015, parlando della terribile sequenza di delitti, ipotizzava che avrebbe ottenuto “la riconoscenza” di tutte le consorterie criminali operanti sul territorio
metropolitano: “noi abbiamo rivoltato Napoli sotto sopra … ha pigliato coraggio tutta Napoli per quello che abbiamo fatto”. Un vanto per lui. Ma in un’altra intercettazione ricorda la sua avversità verso Emanuele Sibillo ma anche verso Ciro Brunetti detto “Ciro-Ciro”, altro esponente apicale dell’allenza composta dagli Amirante-Brunetti.Giuliano-Sibillo che formarono la “Paranza dei Bimbi”. E cosi mentre ricordano le loro gesta Genny Buonerba reggente dei “Capelloni rievoca: “io, solo io “con i domiciliari”. con la pistola, Mazzone è vivo e non è morto Alessandro – vai sopra e diglielo – con la pistola incomp. dietro ad un vico aspettando a “Ciro Ciro” (ndr. si riferisce al soprannome di Brunetti Ciro) solo io, tenevo 18 anni all’epoca … solo io… mi deve morire mio figlio… solo io con la pistola”. Le altre persone presenti parlano tutte insieme e la una parte del dialogo non si capisce. Poi interviene Salvatore Mazio detto “tatore”: “Non hai capito quello….” E Genny continua: “no, quello ha detto sta in affidamento… hanno sparato nel balcone di mio figlio penso all’affidamento io?Piglio l’affidamento e lo butto in aria” E allora Antonio Amoroso ricorda: “belle  é buon mi chiamò disse noi.. cappuccio…questa qua é…”, E Genny di rimando: ” Sempre questa è stata mia e questa è quella che fa il pezzo”, si sente un rumore di armi e l’asaltazione di Genny Buonerba raggiunge il massimo ricordando quel giorno di due anni prima in cui già avevano tentato di uccidere Emanuele Sibillo: ” Antonio vieni con me… dove dobbiamo andare? (ndr. riferendosi alla domanda postagli da Antonio) Ad uccidere Emanuele Sibillo. Giura? (ndr. pronunciato con enfasi a dimostrazione dello stupore mostrato da
Antonio alla riçhiesta rivoltagli da Gennaro di andare ad uccidere Sibillo) mi devi morire tu. Disse lui ma che stai dicendo? Mettiti sul mezzo, dobbiamo fare un
mezzo Antò dissi io. Dissi io … so che frequenta fuori le scale di … Barone (?) della pasticceria … dissi facciamoci due giri là fuori, però incomp .. Dissi incomp. a piedi mamma mia…”. Poi è andata diversamente e ad uccidere Emanuele Sibillo è stato Antonio Amoroso.

 Rosaria Federico

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(nella foto da sinistra Gennaro Buonerba, Antonio Amoroso, Emanuele Sibillo e Ciro Brunetti)


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