Camorra, il boss pentito racconta il summit: “Emanuele Sibillo chiese a noi Mariano e ai clan della Sanità da che parte stavamo”

Anche il boss pentito dei Quartieri Spagnoli, Marco Mariano ha parlato con gli investigatori dell’omicidio del capo della “Paranza dei bimbi”, Emanuele Sibillo e degli scenari che lo precedettero. In particolare Marcuccio ha parlato di un summit in cui lo stesso baby boss in piena faida con i Buonerba “Capelloni” e in pieno delirio di onnipotenza era andato a chiedere agli stessi mariano da che parte si schieravano. Ecco il racconto di Marco Mariano in un verbale del 13 settembre scorso e contenuto nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Eliana Franco e che ieri ha portato in carcere i cinque del gruppo dei Buonerba che parteciparono all’omicidio di Emanuele Sibillo:

“…La prima volta che ho incontrato Emanuele Sibilio è stato alla Sanità nel 2013. In quell’occasione erano presenti tutti i gruppi. In quel momento i Sibillo erano alleati
con i Sequino (era presente Salvatore Sequino), i Mauro ed i Vastarella Il problema era costituito da Pierino Esposito e dal figliastro Antonio che era agli arresti
domiciliari a Marano. In quell ‘occasione Emanuele Sibillo mi parve autorevole e deciso, ma allo stesso tempo rispettoso nei miei confronti…. Ho incontrato Emanuele Sibillo, agli inizi del 2015, ossia nel periodo dello scontro con i Buonerba e con i gruppi della Sanità. Ali ‘incontro agli Orefici in una abitazione probabilmente a loro appartenente, al piano terra, erano presenti Maurizio Overa, mio sodale, Emanuele Sibillo il fratello Lino ed il padre, oltre a due ragazzi, uno dei quali è il figlio di Vittorio Parziale, mio vecchio sodale. Emanuele Sibillo voleva capire da che parte stavo, avendo appreso che piu’ volte ero comparso alla Sanità in compagnia di Salvatore Sequino e di Salvatore Esposito del Cavone. Nell’occasione guadagnai tempo, volendo rimanere estraneo al contrasto, anche perché in quel momento il mio clan non aveva il peso associativo del passato. I rapporti li teneva Maurizio Overa tramite Andrea Manna detto cioccolata, persona che lui ha cresciuto. Ho saputo da Maurizio Overa prima e da Gennaro Buonerba, poi, quest’ultimo detenuto con me a Tolmezzi, che ad uccidere Emanuele Sibillo è stato uno tra Genni Buonerba, Luigi e Antonio, che lo aspettavano a casa di Buonerba. Maurizio Overa li ospito’ per un paio di giorni alla riviera di Chiaia ave aveva una casa in fitto.

…Due tre giorni dopo l’omicidio invitai a pranzo presso il ristorante …omissis…  a Fuorigrotta, Genni Buonerba, Luigi e Antonio. Fu Maurizio Overa, anch’egli presente,
a spingere per questo incontro per confortarli che cio ‘ che avevano fatto andava fatto. Come detto è stato Maurizio Overa a fornire appoggio ai tre, io non ho voluto mai
entrare in questo contrasto anche perché Sibillo Emanuele era molto rispettato e temuto nel contesto malavitoso e si diceva che era parente di Egidio Annunziata (se non erro è questo il cognome, comunque si tratta di persona detenuta a Sulmona con mio fratello Ciro), amico e affiliato di Eduardo Contini. Secondo quanto ho appreso da Overa e da Buonerba, come detto, anche se non ho saputo chi sia stato l ‘esecutore materiale, i fatti si sono svolti in questo modo: dapprima sono andati sotto casa di Gennaro Buonerba alcuni ragazzi per conto di Emanuele Sibillo i quali ebbero la peggio perché Genni Buonerba, Luigi ed Antonio erano preparati per aspettarli e gli spararono contro. In un secondo momento il Sibillo Emanuele, anche in considerazione del suo ruolo di capo, ando’ a sua volta sotto casa di Gennaro Buonerba e fu ucciso. Gennaro Buonerba non voleva piegarsi all ‘imposizione dei Sibillo di vendere la droga per loro conto od in alternativa di andarsene da quella casa. Nel contesto malavitoso l’imposizione di lasciare la casa è una cosa che provoca una violenta reazione…”.

 Rosaria Federico

@riproduzione riservata

 

(nella foto da sinistra Patrizio Vastarella, Salvatore Sequino, Marco Mariano ed Emanuele Sibillo)

Articolo precedenteConsip e fuga di notizie, si stringe il cerchio intorno alla ‘talpa’
Articolo successivoNapoli, accoltellato si rifugiò nel commissariato: arrestati 4 minori