Camorra, il pentito: “Il gruppo di fuoco dei Mazzarella ha il tatuaggio ‘killer 32’ e ‘mafioso’ sulle braccia”

Ci sono particolari inediti nel racconto dei pentiti che hanno fatto luce sulla faida di Forcella tra i Mazzarella-Buonerba da una parte e la Paranza dei bimbi dall’altra e che è sfociata nell’arresto firmato dal gip Eliana Franco nei confronti di Gennaro Buonerba e degli altri quattro responsabili dell’omicidio del baby boss, Emanuele Sibillo. Uno in particolare, Lorenzo Aliberti, tra quelli che era dentro il “sistema Mazzarella” ha spiegato cosa avvennìiva e chi comandava a Forcella e da chi era composta la “batteria di fuoco” del clan:

“…quanto ai traffici illeciti del clan Mazzarella nella zona della Maddalena, gli interessi del clan riguardano la contraffazione dei capi di abbigliamento e di Cd, la pratica delle estorsioni poiche’ in quella zona ambulanti e commercianti pagano tutti le tangenti estorsive ed lo spaccio di droga. In quella zona per il clan Mazzarella operano Rapicano Biagio Aniello, Noviello Daniele, Barile Salvatore, Crocella Fabio detto o ‘veronese, Magri’ Antonio, Castellano Massimo detto o ‘marucchino, tale Francesco o ‘nceppato, che saprei riconoscere in fotografia cosi’ come le altre persone che ho nominato, Cangiano Giuseppe detto Peppino, Panepinto Salvatore, Mazzarella Alfonso. Preciso che le zone della Maddalena e di Forcella è controllata da un unico gruppo ci cui fanno parte i soggetti che sto indicando. Altri affiliati a questo gruppo sono Ravolo Francesco detto Scoppetta, che ha come segni particolari alcuni tatuaggi: dietro la schiena ha la scritta Vincenzo Mazzarella, di lungo; sulle braccia ha le scritte “mafioso” e “killer 32 “, Marmolino Angelo detto mezalengua, che ha sposato la figlia di Mazzarella Luciano, Marmolino Antonio anche lui soprannominato mezalengua, Mauro Antonio detto Astarita, Del Prete Giuseppe, Del Prete Salvatore, Del Prete Raffaele, una persona a cognome Brancaccio, di cui non ricordo il nome, Buonerba Giuseppe, Buonerba Eduardo e Buonerba Salvatore, fratelli, tutti detti o ‘capellone, Minichino Angelo, Mazzarella Luciano, Nunziata Gennaro, detto o ‘castagnaro ed altri affiliati che saprei riconoscere in fotografia ove mostratemi… nella zona della Maddalena, gli ambulanti delle bancarelle pagano a settimana. A ritirare le tangenti estorsive, di cui non conosco l ‘importo, passavano Noviello Daniele, Crocella Fabio e, a volte, Cangiano Giuseppe. Questo si verificava dal 2005 sino al 2009, anno in cui fui arrestato. Nella zona gli ordini li dava Rapicano Aiello Biagio per conto di Mazzarella Vincenzo…”.

 Antonio Esposito

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