Camorra, il super boss pentito Antonio Iovine: “Cercammo Luigi Cesaro per l’affare della Texas Instruments”

 

Anche l’ex boss del clan dei Casalesi Antonio Iovine,  ‘ o ninno che da tre anni sta collaborando con la giustizia, e’ stato interrogato dai magistrati della Dda di Napoli nell’ambito dell’inchiesta sulle infiltrazioni del clan Polverino negli appalti a Marano che ieri ha portato, tra l’altro, all’arresto degli imprenditori Aniello e Raffaele Cesaro, di Sant’Antimo, fratelli del deputato di FI Luigi Cesaro, ex presidente della provincia di Napoli. Nelle 421 pagine dell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Francesca Ferri ci sono anche due dichiarazioni di Iovine.

Uomo di primo piano del clan dei casalesi, capo della omonima ‘fazione’, in stretti rapporti con quella facente capo a Nicola Schiavone ed a quella diretta da Michele Zagaria. Arrestato nel novembre del 2010 dopo un lungo periodo di latitanza, Iovine in data 9 maggio 2014 ha deciso di collaborare con la giustizia. Antonio Iovine, per il suo passato criminale, è un profondo conoscitore degli equilibri esistenti tra le varie fazioni e delle dinamiche dei relativi rapporti di forza; egli, non solo ha descritto i
rapporti tra le diverse famiglie camorristiche che componevano il sodalizio, ma ha anche evidenziato la particolare connotazione imprenditoriale assunta da alcune di esse nel corso del tempo. Ha indicato alcuni imprenditori che hanno gestito affari imprenditoriali in accordo con la camorra locale ed ha distinto quelli divenuti organici o comunque in accordo con i clan da quelli ‘vittima’ dell’organizzazione camorristica. Un contributo di rilievo perché ha reso anche dichiarazioni ‘nuove’ relative a vicende criminali su cui non si era in precedenza investigato. D’altra parte, la ‘competenza’ di IOVINE gli ha consentito di chiarire allarmanti dinamiche relative ai rapporti tra politica, amministratori pubblici e camorra. Le sue dichiarazioni sono state sottoposte al vaglio di diverse Autorità Giudiziarie nel corso di diversi procedimenti penali: Sebbene appartenente ad altra area geocriminale, ha riferito, in due interrogatori, dei suoi contatti con Cesaro Luigi in merito all’affare Texas di Aversa
in data 28luglio 2014:
…omissis…
Di Cesaro – spiega Iovine – avevo già sentito parlare in una riunione tra me, Zagaria e Nicola Panaro nel 2005 o 2006. In quella sede Panaro ci informò che Cesaro aveva interesse nella realizzazione di un affare ad Aversa indicato come Texas (la riconversione dell’area industriale dell’ex stabilimento Texas Instrument di Aversa), e ci chiese se avevamo il modo di avvicinarlo. Zagaria, per nulla meravigliato di quella richiesta, si assunse l’impegno di farlo. Zagaria aveva ottimi rapporti con la famiglia Verde di Sant’Antimo”
…omissis…
Un secondo interrogatorio è più recente e porta la data dell’ 11 gennaio 2016, ancora sullo stesso argomento e vedendo la foto di Luigi Cesaro, dichiarava di riconoscerlo e riferiva:
“Si tratta di Cesaro non ricordo il nome è un politico ed è una persona che non ho mai incontrato ma per la quale tramite dei miei affiliati ci mettemmo in contatto con
Corrado e Giuseppe De Luca che mi garantivano che avrebbero potuto intercedere presso la persona di cui alla foto n. 3 per un grosso affare che ci interessava ovvero la riqualificazione dell’area Texsas Instruments.”


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