Camorra, pena ridotta in Appello ad Alfredino Vigilia, figlio del boss

Avevano chiesto una tangente da diecimila euro se voleva continuare l’attività, addirittura 100mila se invece voleva chiuderla, al titolare di una sala giochi di Soccavo. E per questo che  furono arrestati e sono sotto processo. si tratta di Alfredo Viglia junior detto “Alfredino” figlio dell’omonimo boss di Soccavo detto ‘o nir e Salvatore Scotti. I due furono arrestati nell’aprile scorso dagli agenti della squadra mobile di Napoli grazie a un’indagine lampo. Ieri, come riporta Il Roma, i due sono stati condannati in Appello a 4 anni di carcere ciascuno con una pena dimezzata. Dalle indagini è emerso che a gennaio scorso i due giovani avrebbero minacciato di morte a più riprese un imprenditore che da tempo opera a Soccavo, titolare di una sala giochi, intimandogli di versare diecimila euro o in alternativa la somma di centomila euro qualora avesse deciso di chiudere l’esercizio commerciale, a titolo estorsivo, avvalendosi a parere degli inquirenti “delle condizioni di assoggettamento tipiche dell’associazione di cui all’arti- colo 416 bis”.


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