Camorra, “i Ribelli di via Oronzo Costa”: ecco chi sono gli assassini di Emanuele Sibillo

Si erano ribattezzati “i ribelli di via Oronzio Costa” meglio nota come la “stradadella morte” gli affiliati al gruppo dei Buonerba, contiguo al clan Mazzarella, colpito oggi da 5 ordinanze di custodia cautelare eseguite dalla Squadra Mobile di Napoli. Il gruppo dei Buonerba detti “i capelloni” aveva dichiarato guerra al cartello di camorra delle famiglie Amirante, Brunetti, Giuliano e Sibillo ovvero la “Paranza dei bambini” per il controllo degli affari illeciti nella zona di Forcella, nel centro storico di Napoli. Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli, hanno permesso di far luce sui tentati omicidi dei minori Mattia Campanile, Taieb D’Andrea e Antonio Napoletano, detto “o nannone”, commessi il 29 giugno 2015, e sull’omicidio di Emanuele Sibillo il 2 luglio 2015. Quest’ultimo omicidio segnò la fine del conflitto tra i due gruppi con il sopravvento del gruppo Buonerba. Il gip, nell’emettere il provvedimento cautelare, ha valutato il contenuto di intercettazioni riscontrato anche attraverso video e arricchito dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Maurizio Overa, reo confesso relativamente alla sua partecipazione all’organizzazione dell’omicidio. I destinatari delle misure cautelari sono Antonio Amoroso, 22 anni; Gennaro Buonerba, 24 anni; Luigi Criscuolo, 24 anni; Andrea Manna 40 anni e Vincenzo Rubino, 23 anni.


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