Con il rientro di Rajcic dal primo minuto, probabile ballottaggio tra Magnino e Giorno in considerazione dell’inamovibilità di De Marco, elemento diventato ormai prezioso sotto il profilo tattico, basti pensare alla prestazione fornita domenica nella posizione di esterno sinistro difensivo. «De Marco è un giocatore che tutti vorrebbero avere – dice Esposito – perché è il classico jolly che può essere impiegato in diverse posizioni. Ce ne vorrebbero undici di De Marco». Esposito, poi, passa a descrivere il prossimo avversario della Casertana. «Il Siracusa è la classica squadra di categoria – dice il tecnico – con un reparto avanzato di spessore. È una formazione che non ti concede profondità , difendendo basso per poi agire in ripartenza. Forte e temibile sui calci piazzati, ma anche sulle rimesse laterali, il Siracusa ti concede anche per lunghi tratti il pallino del gioco, quasi facendoti illudere di avere la partita in pugno. Ed è proprio in quei momenti che si dimostra letale colpendoti di rimessa o su calcio piazzato. È proprio su questo aspetto che abbiamo lavorato in settimana. Avendo in mano le redini del gioco sei portato a difendere alto, per cui dovremo fare moltissima attenzione nei fraseggi intorno al centrocampo perché un errore in un passaggio potrebbe scatenare il loro contropiede. Una partita da affrontare con intelligenza. Il fatto, poi, che il Siracusa possa contare anche sul pareggio per andare avanti, ciò potrebbe rappresentare per essa stessa un’arma a doppio taglio».