Ha visto la sua squadra battersi e fare ciò che poteva al cospetto di un avversario che per diversi mesi è stato il migliore di tutto la Lega Pro, salvo crollare clamorosamente nel finale (la Cremonese ancora ringrazia). Il giovane allenatore napoletano subentrato ad Andrea Tedesco ad una giornata dalla fine del torneo conosce in Piemonte la sua prima sconfitta da tecnico dei falchetti, ma nonostante l’eliminazione appare soddisfatto del percorso fatto dai suoi negli spareggi, conquistati in occasione del suo esordio all’ultima giornata contro il Catania: «Abbiamo fatto la nostra partita» ammette Esposito, «non possiamo dimenticarci che affrontavamo la squadra che, a mio avviso, arriverà fino in fondo a questi spareggi, con ottime possibilità di vincerli e di andare in serie B». Nulla da rimproverare ai suoi: «Ce l’abbiamo messa tutta» sottolinea Esposito, «lo dimostra il fatto che abbiamo anche trovato il gol del vantaggio. Una rete meritata, purtroppo abbiamo subito troppo presto la rete del pareggio». Un gol non casuale: «L’1-1, al pari del 2-1, è frutto della maggior fisicità dei nostri avversari, da questo punto di vista l’Alessandria è una delle migliori squadre della categoria. È una qualità, quella di centimetri e muscoli, difficile da contrastare. È stato comunque un peccato andare all’intervallo subendo due reti su due situazioni sviluppatesi su calcio da fermo» rivela Esposito, che ha comunque parole di elogio per i suoi: «Non abbiamo sfigurato, anzi, e credo che questo sia un aspetto importante, considerando come ho già detto quale è la reale forza di un avversario costruito per vincere e per andare dritto nel campionato di serie B». L’allenatore ha provato anche a cambiare le carte in tavola, ma senza riuscire a cambiare l’inerzia della gara: «È vero, nel secondo tempo sono passato al 4-2-4 proprio per cercare, con questa mossa, di mettere in difficoltà l’avversaria. Chiaramente ero consapevole di poter pagare dazio, ma la situazione creatasi rendeva inevitabile la necessità di rischiare, e infatti già dopo un quarto d’ora abbiamo subito il 3-1 che ha praticamente chiuso il discorso della qualificazione. In ogni caso non ci siamo mai disuniti e, credo, che nel complesso neanche ci hanno messi sotto». Non resta che guardare avanti, e la sensazione è che Esposito farà ancora parte della famiglia della Casertana, lui che l’estate scorsa aveva cominciato a lavorare in serie D, a Potenza, salvo dimettersi prima dell’inizio del campionato per poi essere chiamato a stagione in corso dalla Casertana per guidare la formazione Berretti. Poi l’inatteso salto in prima squadra, la qualificazione ai playoff e l’exploit di Siracusa, oltre alla gara di andata con i piemontesi che aveva tenuto in bilico la qualificazione: «Come ho già detto nei giorni scorsi, sono a disposizione della società» ribadisce Esposito. «Per il sottoscritto è stato bello vivere questo momento. Sono un tesserato della Casertana e come tale aspetterò ed accetterò quelle che nei prossimi giorni saranno le decisioni del club».