Ancora addii alla Casertana. Dario Di Pietro, responsabile della scuola calcio rossoblù, ha rassegnato ieri le sue dimissioni. «Non abbiamo mai avuto autonomia decisionale ha spiegato e spesso le nostre iniziative sono state bocciate. In questo modo non è possibile andare avanti». Negli ultimi giorni la rottura del rapporto con il club: «Eravamo pronti a disputare la Lazio Cup, un torneo di rilevanza internazionale che la famiglia Materazzi organizza da tempo e che quest’anno è stato vinto dal Napoli. A pochi giorni dall’inizio della competizione Martone e il responsabile del settore giovanile Santonastaso, con l’avallo del presidente, ci hanno comunicato che non era il caso che partecipassimo. Non hanno nemmeno avvisato Massimo Haltz, l’organizzatore del torneo. Ho fatto una pessima figura ripetuta, allo stesso modo, con il memorial Stellato a Recale. A queste condizioni non ci sto». La decisione, però è arrivata a pochi giorni dall’addio di Materazzi: «Siamo stati chiamati alla Casertana da Maglione e Giubilato che ringrazio per l’opportunità e abbiamo continuato a dicembre, dopo il loro addio, solo per la stima che abbiamo del direttore. Materazzi era una garanzia, ci seguiva costantemente. Ora che è andato via lui e visti gli episodi capitati nelle ultime settimane conclude Di Pietro non possiamo che lasciare il club». Ieri l’invio della lettera di dimissioni anche da parte del tecnico dei pulcini Giuseppe Moccia che fino a dicembre aveva messo a disposizione il campo Angiulli da lui gestito a Santa Maria Capua Vetere. Poi gli ottanta iscritti della scuola calcio si sono trasferiti a Casapulla.