Castellammare di Stabia. Grazie al sì del Ministero dell’Interno riparte la macchina amministrativa. Nella giornata di ieri si è svolto un incontro al Viminale tra tra il sottosegretario Gianpiero Bocci e il primo cittadino di Castellammare Antonio Pannullo e del vice sindaco con delega al Bilancio, Andrea Di Martino. Questo viaggio nella capitale degli esponenti amministrativi stabiesi ha portato buone notizie anche per le nomine all’ organo straordinario di liquidazione che è fermo da due mesi dopo le dimissioni dei componenti.
L’altro ieri il presidente della Repubblica ha firmato la nomina dei componenti della commissione. Un intervento necessario e che potrà velocizzare le operazioni per uscire dal dissesto. «Torniamo da Roma con due buone notizie. La prima riguarda la composizione dell’Organismo straordinario di liquidazione che finalmente è stata portata a termine dal Governo, nomine che abbinate all’arrivo di fondi ( che consiste in un mutuo di 14milioni da restituire in 30anni) possono accelerare l’uscita del Comune dal dissesto la seconda commenta l’assessore al Bilancio Andrea Di Martino riguarda la delibera per il fabbisogno del personale la cui approvazione ci aiuterà a sanare l’emergenza organizzativa nella quale ci troviamo».
Il sottosegretario Bocci ha confermato all’assessore al Bilancio che le procedure adottate finora vanno nella giusta direzione. A metà giugno saranno esaminate le assunzioni che l’ente di Piazza Giovanni XXIII ha in programma. Si tratta di sei vigili urbani, due maestre, cinque impiegati e due dirigenti a tempo indeterminato più un avvocato. «Il nostro viaggio lampo è servito per garantire la funzionalità della macchina amministrativa e l’ingresso di figure apicali importanti all’interno del Comune ha dichiarato il sindaco Antonio Pannullo – Siamo pronti inoltre ad assumente vigili a tempo determinato e indeterminato». Sul tema delle assunzioni le forze di opposizione avevano chiesto al primo cittadino «Un patto con i giovani». In una nota delle minoranze si legge: «Chiediamo al consiglio comunale di impegnarsi su una proposta per la riorganizzazione della macchina comunale da discutere in aula e con la città.