Castellammare. E’ finito in carcere dopo 14 anni per una condanna a  6 anni e 6 mesi di reclusione per una accusa infamante: violenza sessuale. Alfonso S, stimato commercialista stabiese e insegnante di una scuola superiore di Gragnano si è sempre professato innocente in questi anni. Del resto chi lo conosce sa di poter mettere la mano sul fuoco sulla sua condotta di professionista e padre. Ma la Cassazione con una decisione a sorpresa ribaltando anche la volontà del Procuratore generale che ne chiedeva la prescrizione ha emesso la sentenza di conferma della condanna ed è quindi scattato l’arresto. La vicenda di cui il professionista stabiese è accusato risale al 2003 e si sarebbe verificata sulla spiaggia di Meta quando Alfonso S. fu accusato di molestie da un gruppo di ragazzini. Il docente e commercialista, quella mattina, come sempre faceva, accompagnava il figlioletto al mare in sella alla sua Vespa. Quel giorno con loro c’era anche un amichetto di scuola del ragazzino. Mentre si facevano i classici giochi d’acqua a cui partecipava anche  il professionista stabiese un ragazzino corse dalla madre e disse di essere stato molestato da un uomo. Era stato toccato nelle parti intime. Scattò la caccia all’uomo. Il docente fu identificato e cominciò il suo calvario giudiziario. In questi anni si è sempre professato innocente, ha lottato strenuamente. Ha continuato con la sua vita di sempre tra scuola e studio di commercialista al corso Vittorio Emanuele a Castellammare. Ha continuato a coltivare le sue passioni: il teatro e il Napoli. Insieme con i suoi studenti e colleghi di scuola ogni anno allestiva uno spettacolo teatrale che portava in scena. Da anni ogni domenica in compagnia di altri amici non faceva mancare la sua presenza in curva B al San Paolo. E ora dopo 14 anni finisce in carcere per una accusa infamante.