Castellammare di Stabia. Il Tribunale di Torre Annunziata ha decretato il fallimento dello stabilimento Acetosella. La sentenza della sezione fallimentare del tribunale è arrivata nella mattinata di ieri. Dopo aver perso le Terme di Stabia la città perde anche l’Acetosella, storico stabilimento di imbottigliamento dell’ omonima acqua. Da circa due anni la società viveva una vera e propria agonia, non pagava gli stipendi e i fornitori; dopo diversi mesi di trattative tra sindacati e proprietà , rappresentata da Franco Pecoraro, con ipotesi di cessione ad imprenditori laziali è arrivato il fallimento. A 60mila euro ammonta l’istanza di fallimento presentata dai lavoratori per vedersi riconoscere le mensilità arretrate spalmate tra il 2015 e 2016. Hanno optato per il fallimento della loro azienda dopo la poca chiarezza della proprietà .
La stessa aveva proposto mille euro ciascuno, come acconto, per ritirare l’istanza. Già nello scorso novembre la Stabia Mare Srl (la società che detiene le concessioni di sfruttamento dell’acqua e che dalla metà degli anni Novanta gestisce lo stabilimento di via Brin), era andata vicinissima al fallimento per un’istanza di fallimento da 30mila euro presentata da un fornitore ma si riuscì ad evitarlo. La società ha accumulato debiti per circa 3Milioni di euro.
«Ormai non avevamo alternativa, gli imprenditori non erano più affidabili, nè abbiamo intravisto una rinascita dell’azienda». Così commenta il fallimento dell’Acetosella il rappresentante sindacale di Fiadel Francesco Gargiulo che ha seguito la vertenza dei lavoratori sin dall’inizio della crisi. «È una vittoria dal punto di vista sindacale – dice Gargiulo – perchè ormai la situazione per i lavoratori era diventata insostenibile con sette mensilità arretrate e nessuna prospettiva per il futuro. Allo stesso tempo è una sconfitta perchè ora ci sono 14 persone con una famiglia da sostenere e senza un lavoro. Ora ci appelliamo all’amministrazione comunale, chiediamo che la concessione di sfruttamento dell’acqua venga collegata ai dipendenti e che si cerchi un imprenditore serio in grado di rilanciare una realtà storica della città »